CAMPOBASSO _ I partiti e i consiglieri regionali del centrosinistra, alla luce della sentenza di condanna comminata ieri ai danni del presidente della Regione Molise per il reato di abuso d’ufficio, chiedono con forza che il governatore rassegni, con effetto immediato, le proprie dimissioni. Sebbene si tratti solo del primo grado di giudizio, la sentenza emessa ieri rappresenta – come è evidente – un fatto gravissimo sotto il profilo etico e politico. Il presidente ha l’obbligo morale di restituire dignità all’Istituzione che guida in nome e per conto dell’intera popolazione molisana. Contrariamente la sua permanenza, dopo questa condanna e alla luce delle numerose inchieste nelle quali risulta coinvolto con accuse pesanti, sarebbe intollerabile e in spregio dei cittadini molisani.
Lo scenario è del resto noto: dopo il risultato elettorale, al vaglio della Magistratura amministrativa, raggiunto sul filo di lana e ancora non opportunamente validato, il Pdl mostra quotidianamente i segni del cedimento politico che si evidenziano con la frammentazione del consenso e la mancanza di coesione intorno alla figura del suo leader storico, il governatore Iorio appunto. La sofferenza politica, come è evidente, dispiega i suoi effetti concreti sulle decisioni da assumere e da compiere per il bene della regione e dei suoi cittadini. L’ultima disavventura nella quale è incappato il presidente della Regione non può che contribuire a rompere ulteriormente il quadro di una stabilità politica solo annunciata e ormai, nell’evidenza dei fatti concreti, inesistente. Le Istituzioni e la Politica devono ritrovare quella credibilità persa negli anni a causa della continua e capillare gestione del consenso attraverso pratiche clientelari e favoritismi che da ieri sera sono certificati con la forza della Giustizia.
Le dichiarazioni rilasciate dal presidente in queste ore, che ribadisce la propria innocenza e la serenità rispetto ai successivi gradi di giudizio, sono comprensibili solo se attribuite al “cittadino Iorio” mentre rivestono altro carattere se riferite al presidente della Regione, condannato a 18 mesi e interdetto per lo stesso periodo dai pubblici uffici. Il centrosinistra è rimasto in silenzio quando al governatore è stato notificato l’avviso di garanzia, non ha infierito quando il presidente è stato rinviato a giudizio.
Oggi lo schieramento chiede al presidente un indifferibile atto di responsabilità politica e di generosità nei confronti dei molisani: è davvero arrivato il momento di fare un passo indietro, rassegnare le dimissioni e consentire al Molise di riemergere da undici anni di buio pesto. Nel corso della conferenza stampa, alla quale hanno preso parte anche i segretari dei partiti di centrosinistra, i consiglieri regionali hanno preannunciato la presentazione della mozione di sfiducia ai danni del governatore Michele Iorio. Parimenti, in queste ore, il presidente dell’Italia dei Valori, l’onorevole Antonio Di Pietro, ha presentato al presidente del Consiglio, Mario Monti, l’istanza di revoca di tutti gli incarichi commissariali in capo al governatore della Regione Molise.
Il Molise di Tutti, Partito Democratico, Italia dei Valori, Costruire Democrazia, Alternativ@, Federazione della Sinistra Sinistra, Ecologia e Libertà, Partito Socialista Italiano