Sarebbe forse un ulteriore vanto vedere le Isole Tremiti opportunamente inserite in quel macrocosmo che ogni anno ci rappresenta la scena turistica mondiale. La Borsa internazionale del turismo.
Se è vero che i sogni sono la proiezione fantastica delle nostre aspirazioni, bisogna convenire che per tradurre in realtà le visioni oniriche occorre prima scuotersi, poi prendere coscienza delle necessità nonché dei relativi mezzi disponibili e quindi realizzare. Alla base di tutto dovremmo considerare un’esigenza primaria: lasciare da parte ogni eventuale incertezza e cambiare mentalità, non sottovalutando le opportunità vincenti offerte dall’ambiente e dalle persone, fra le quali non mancano individualità di profilo straordinario. Mi sembra chiaro che il buon Dio sia stato quanto mai generoso con i figli di questo minuscolo arcipelago, anche se talvolta potrebbe insorgere il sospetto che non tutti ne siano consapevoli e pertanto riconoscenti in misura adeguata. La natura ha consegnato loro, gratuitamente e senza riserve, un bene immenso che chiede solo di essere valorizzato. Tutto il resto sta all’uomo che ne vive il privilegio.
Alla Fiera di Milano, a fronte delle ripetute presenze di località emergenti dagli oceani in altre parti del globo (fra le quali ad esempio le Maldive oppure Anguilla, un’isola dei Carabi), fanno spicco anche le attività di organismi promozionali italiani per il turismo, in particolare quelli garganici. Allo stesso modo non mancano certo, con la rappresentanza della Regione, gli spazi dedicati alle singole province Pugliesi. Quale attento spettatore del gigantesco meccanismo espositivo, mi sono ritrovato tuttavia profondamente assorto nel ricercare qualche opportuno risalto volto all’indirizzo delle Isole Tremiti. Testimonianze di specifico rilievo, adeguate all’eccezionale pregio storico, culturale e naturalistico di quest’area marina.

Naturalmente non poteva mancare la sostanziosa citazione offerta dal Touring Club Italiano nel presentare il proprio Villaggio di Cala degli Inglesi. Ma poi, al fine di riconoscere ulteriori tracce gremitesi, bisognava recarsi allo stand della Provincia di Foggia, dove – nella sezione dedicata al Gargano con il rimando alla Riserva Marina -, si è imposto all’attenzione dei visitatori un sostanzioso tributo alle Isole Tremiti accompagnato da un nutrito gruppo di partecipanti, fra cui il Sindaco Giuseppe Calabrese, Arturo Santoro con la moglie Giusy e il figlio Arturo jr. oltre all’autorevole storico Professor Pio Fumo. Costoro hanno testimoniato il proprio impegno volto a realizzare uno straordinario evento previsto a San Nicola per il prossimo mese di settembre.

Da segnalare anche lo spazio espositivo del Comune di Rodi Garganico, dove le Isole Tremiti vengono tuttavia presentate come facenti parte dei dintorni da visitare. Potrebbe succedere in tal modo che, in una concezione superficiale suggerita tendenzialmente al pubblico, tali dolcissime terre finissero per configurarsi quasi ridotte alla stregua di optional per gli operatori turistici delle coste limitrofe compiaciuti di esibire ai propri ospiti – come fiore all’occhiello – tale ghiotta opportunità presentata sotto forma di escursione giornaliera.

Molte delle mie perplessità sono state ulteriormente chiarite da un incontro importante. E’ stata per me una gradita sorpresa riconoscere, nel turbine della folla che animava gli stand, un personaggio di grande rilievo professionale, molto stimato nel mondo del turismo, che a tale dote unisce anche una profonda conoscenza delle Tremiti. Si tratta del dott. Stefano Possenti. Nella stagione 2008 ha diretto il Villaggio TCI Isole Tremiti. Anche lui ha contratto così quella dolce malattia che rapisce l’animo delle persone più sensibili quando si ritrovano ad arricchire il proprio bagaglio esistenziale con l’esperienza di vita tremitese. E più non se ne liberano. Purtroppo l’amico Stefano, pur promettendo che non mancherà di tornare ripetutamente fra noi, non lavorerà più al Touring. Attualmente un’Azienda di rilevanza mondiale se n’è assicurata la collaborazione affidandogli la funzione di Project Manager. Infatti Stefano Possenti si sta occupando di progetti assolutamente grandiosi nella dipendenza italiana della Horwath HTL. Si tratta della più grande organizzazione mondiale di consulenza strategica nel settore turismo, con sede a New York, presente nel Mondo in 102 paesi.

Non potevo tralasciare l’opportunità di consultarmi con un esperto di tanto spessore per ottenere da lui considerazioni preziose, atte ad indirizzare il destino delle Isole Tremiti verso quella crescita privilegiata che giustamente compete loro. Con il civile garbo che ho sempre riconosciuto illuminare la sua squisita umanità, ha subito aderito alle mie richieste (solo tre domande), inquadrando gli argomenti con rara competenza in una cornice impeccabile:

D.: Enunceresti una valutazione schematica del luogo e delle persone che l’abitano?
“Premetto che le Isole Tremiti sono un autentico paradiso e, più di qualsiasi posto in cui abbia lavorato, hanno lasciato in me un’ infinità di ricordi meravigliosi che conserverò per sempre. Sarò anche eternamente grato alla Sua gente che, con tanta gentilezza e cortesia, mi ha accolto per sei mesi trattandomi fin dal primo giorno come uno di loro. Non condivido invece molte delle critiche (che ho avuto modo di leggere) indirizzate all’Amministrazione locale ed ai cittadini. Sono stato testimone degli sforzi di queste persone che, spesso con poche risorse, si sono sempre date da fare per migliorare le cose. Non considero la mancata partecipazione delle Isole Tremiti con un proprio Stand come una grave mancanza, non conosco l’entità delle cifre a budget per la promozione del territorio e, di conseguenza, non esprimo alcun dissenso. Preferisco puntare sulla strada delle idee costruttive. D.: Come si potrebbe configurare una breve analisi dello scenario attuale alle Tremiti?
I collegamenti sono frequenti ed il nuovo Eliporto garantisce un servizio di trasporto veloce, eccellente ed a bassissimo costo. Le corse via mare, effettuate da diversi operatori, sono numerose. Le strutture ricettive, in qualche caso, sono forse un po’ datate ma posso garantire che, rispetto ai circa 33.000 alberghi Italiani, questa non è affatto un’anomalia. La ristorazione è molto differenziata e copre le esigenze di tutti i palati (con delle punte di eccellenza notevoli) e di tutte le tasche. Il divertimento serale è assicurato da più di una struttura. Il mare è straordinario e in quanto a qualità delle acque non ha nulla da invidiare a località ben più blasonate. La scorsa stagione sono stati effettuati numerosissimi interventi per contenere il dissesto idrogeologico che, negli anni precedenti ha creato più di un problema, ed è stato interamente rivisto il piano della viabilità con miglioramenti evidenti, specialmente in prossimità della banchina. Sicuramente da migliorare sono l’accoglienza al Porto, la pulizia generale, il programma delle iniziative culturali e la valorizzazione di alcune aree attualmente non ben visibili al pubblico. Poche Isole, tra le cosiddette “minori”, possono vantare un potenziale simile e, con le opportune azioni, potrebbe ulteriormente migliorare.
D.: Quali sarebbero le possibili operazioni di miglioramento da programmare?
1) Sarebbe importante redigere, di concerto con gli Enti Istituzionali e gli Operatori, un piano strategico quinquennale di organizzazione operativa (creazione di un Consorzio di Imprese) e promozione sui mercati Internazionali. Su quest’ultimo punto è da segnalare l’impegno della Regione Puglia che finanzia le attività promozionali sui mercati esteri con importanti azioni di contribuzione economica;
2) Auspicabile poter instaurare un ciclo annuale di incontri formativi per la proprietà ed il management delle Aziende (finanziabile con il Fondo Sociale Europeo) che necessitano, visto lo scenario in continua evoluzione, di aggiornamenti professionali sulle metodologie operative e nuove tendenze di mercato. Un’azione formativa, ancor più importante della prima, è consigliabile anche per i livelli intermedi (Governanti, Capo Cuochi, Economi, ecc.) di ciascuna Impresa;
3) La costituzione di una cooperativa di acquisto per gli operatori abbatterebbe notevolmente i costi di approvvigionamento, migliorerebbe gli aspetti logistici ed avrebbe una ricaduta molto positiva sul contenimento dei prezzi;
4) La collaborazione con Enti di rilievo come WWF, Legambiente, ecc. (adottando programmi di cooperazione attiva) potrebbe aiutare molto nella difficile azione di pulizia conseguente ai numerosi arrivi giornalieri così come il raggiungimento di accordi con Enti di alto spessore culturale come il FAI, lo stesso Touring Club e/o storici affermati (uno di questi a Tremiti in pianta stabile) determinerebbe un importante valore aggiunto nell’accompagnamento dei tanti turisti che vorrebbero saperne di più;
5) Il potenziamento (e qui potrei indispettire qualcuno) dei collegamenti con i comuni del Gargano, anche attraverso accordi strategici intercomunali, che preveda non solo tratte verso le Isole ma anche dalle Isole sarebbe un’ulteriore spinta;
6) L’adozione di politiche tariffarie più flessibili e vicine alla domanda (Yield management) può inoltre rendere estremamente appetibile la destinazione ed attrarre un consistente numero di presenze, specialmente nell’ottica della massima destagionalizzazione. Spero di poter contribuire con questi spunti, seppure in piccola parte, alla crescita di un territorio tanto magico e, se mi posso permettere, invito tutti coloro che non hanno ancora chiaro quale potrebbe essere la destinazione per una futura vacanza a valutare con attenzione le meravigliose opportunità che le Isole tremiti possono offrire.”

Il dialogo è stato, soprattutto per me, un’esperienza di valore fondamentale. Credo che in esso si possano ravvisare le varie tipologie di comportamento da mantenere al fine di convogliare l’interesse comune verso una ragionevole concertazione. Saper individuare le questioni mettendone in luce diversi aspetti; trovare – grazie allo studio e all’esperienza – tutte le vie percorribili nella fattispecie lasciando agio ai protagonisti di potersi muovere all’interno di esse; confrontarsi con umano rispetto senza mai disprezzare gli interlocutori né rigettare il pensiero altrui: questi sono i pregi enormi della persona saggia. Laddove si nota subito la differenza fra il professionista e il dilettante.

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4 Commenti

  1. FINALMENTE QUALCUNO PARLA SAGGIAMENTE
    Succede talvolta di leggere, in qualche angolino delle Isole, emerite sciocchezze che sembrano sostenere la chiusura mentale, l’assenza di ragione, il ripiego sul vegetare umano al posto di vivere.
    Ora si capisce che costoro nulla hanno in comune con la splendida grandezza delle nostre care isolette immense.