CAMPOBASSO – «Purtroppo non potevamo pretendere di più dai nostri ragazzi in quanto il Molise è stato sorteggiato in un autentico girone di ferro che vedeva in lizza la Lombardia, giunta in finale, il Piemonte, altra selezione di prestigio, la Calabria e San Marino. L’assenza, poi, del nostro numero uno, Daniele Prigioniero di Petrella Tifernina, ha poi influito ancor di più sul risultato finale. L’unica nota positiva è giunta dagli stessi ragazzi che seppur si sono dovuti confrontare con pongisti molto più forti di loro non hanno affatto alzato bandiera bianca ma hanno “combattuto” con grande determinazione e una grinta fuori dal comune. Un carattere di primo piano che per ragazzi e ragazze così giovani non può che essere una ottima base sulla quale poter programmare un futuro più che roseo».
Così il presidente della Fitet Molise, Bernardo Cosimi, in merito alla partecipazione della selezione del Molise alla Coppa delle Regioni che si è disputata nella città pugliese di Molfetta. La selezione guidata in panchina dal tecnico Mauro Bernardo è riuscita, malgrado le ovvie difficoltà, comunque a vincere l’incontro contro la selezione del San Marino conquistando, così, il classico punto della bandiera. Con la squadra al completo il compito poteva sembrare già alquanto ostico prima della partenza ma con l’assenza della punta di diamante Daniele Prigioniero le cose si sono leggermente complicate. Nulla da eccepire ai ponogisti che sono scesi in campo a Molfetta e che hanno lottato palla su palla, ma forse il Molise con Prigioniero in campo poteva puntare ad una posizione diversa rispetto al quinto posto finale.
L’obiettivo della Fitet Molise, comunque, resta sempre quello della valorizzazione e della crescita e maturazione delle giovani leve del comaprto regionale e quanto si è potuto vedere a Molfetta è la riprova della bontà e della validità del lavoro svolto dai tecnici molisani in particolar modo in quel di Petrella Tifernina che sta diventando, a tutti gli effetti, uno dei centri d’eccellenza, se non il migliore, dove il tennistavolo si è fortemente radicato nel territorio e nel tessuto connettivo del territorio comunale e dei centri limitrofi. Un esempio senza dubbio da seguire ed imitare con la stessa abnegazione e volontà di far bene. Sulla stessa linea, poi, si sta orientando anche la neo società del Real Guglionesi con il suo trascinatore Giuseppe Maurizio che malgrado la sua giovane età, per ciò che concerne l’affiliazione alla Fitet Molise, ha già le idee molto chiare sul suo futuro e sul programma sportivo-formativo da portare avanti.
Su queste basi sia la Fitet Molise che tutti i pongisti locali non potranno che continuare a migliorare e ritagliarsi una nicchia importante all’interno del comparto del tennistavolo italiano e, perchè no, anche internazionale. Esempi illustri sia a livello tecnico che a livello di giocatori ci sono già. Non resta dunque che proseguire e dar seguito ai vari Romualdo manna, Marco De Tullio, Sebastiano Petracca ed Eliseo Litterio. Questi i nomi dei pongisti molisani: Antonio Montanaro, Jlenia Aversa, Alessandra Aversa dello Shalom Petrella Tifernina; Roberto Carmosino del Real Guglionesi.
Stefano Venditti