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Messina nel corso del suo intervento davanti ad un folto pubblico ha sottolineato come l’Idv sia tornata a crescere in Italia e ad acquisire consenso. Messina nella sua prima uscita pubblica ha voluto parlare da Montenero di Bisaccia, paese natale di Antonio Di Pietro, presidente onorario del partito, con al suo fianco Cristiano Di Pietro. Dunque la linea del partito ha il pieno appoggio del fondatore che resta, in ogni caso, un punto di riferimento anche se a settembre ci sarà il cambio del simbolo.
Cristiano Di Pietro ha annunciato, proprio in occasione dell’incontro, la sua decisione di tornare nell’IdV. “Abbiamo aperto nuovamente i nostri gazebo, abbiamo avviato una nuova raccolta firme per contrastare il gioco d’azzardo, abbiamo riunito ancora una volta i nostri sostenitori. L’Italia dei Valori in Molise ha dimostrato di saper resistere e di essere forte. Ripartiamo da qui, dobbiamo essere pronti a nuove battaglie che ci aspettano: penso alle prossime elezioni europee – ha dichiarato – ma penso anche al nostro governo nazionale. Dobbiamo tornare ad essere la forza parlamentare che eravamo prima. Una forza grazie alla quale è stato possibile fermare tante azioni inique e sconsiderate del precedente governo Berlusconi”. Parole condivise da Ignazio Messina il quale, con un intervento a tutto tondo, ha riportato l’attenzione sulla questione lavoro e sui problemi reali dell’Italia.
“C’è bisogno di riforme vere – ha dichiarato il segretario IdV – occorre pensare al lavoro che non c’è, occorre lottare contro la corruzione e l’evasione fiscale, occorre dare ai cittadini la possibilità di arrivare a fine mese ed avere un futuro, queste le riforme che ci vogliono.C’è necessità di ripristinare la normalità nel nostro Paese – ha detto poi – credo che il fatto che un condannato con sentenza definitiva possa convocare due gruppi parlamentari, sia di una gravità istituzionale mai vista. Credo anche – ha continuato – che con un governo come quello attuale, cosiddetto di larghe intese, che mette insieme tutto ed il contrario di tutto, non ci siano le condizioni per prendere decisioni. Ecco allora spiegato come mai questo esecutivo si sia caratterizzato soltanto per aver istituito la patente a punti per le macchinette o per il divieto di fumare nelle scuole. Cose sacrosante, certo, ma non sono questi i problemi degli italiani. Vogliamo un governo alternativo a quello delle destre. Un governo in grado di assumersi delle responsabilità e se questo non ce la fa – ha concluso – bisogna tornare a votare”.