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fiatTERMOLI – Poniamo al segretario regionale della Fiom Molise, Giuseppe Tarantino, una questione di democrazia e di rispetto della volontà dei lavoratori all’interno del sindacato. Precisamente vogliamo rappresentare le proteste per come il segretario della Fiom Molise si è rapportato verso quei lavoratori che nella fabbrica più importante del territorio, FCA Italy (Fiat di Termoli), hanno lottato e lottano per i diritti.

 
La situazione locale nella Cgil sappiamo caratterizzata anche dal confronto tra i due documenti del congresso, con i lavoratori  che esprimevano una impostazione più avanzata e vicina verso la lotta di classe che hanno sostenuto “il sindacato è un’altra cosa”. Ciò che evidenziamo in  modo critico è che la linea del segretario tende a spingere le decisioni dei delegati verso una “impostazione di fondo camussiana”, mentre nella fabbrica di Termoli esiste una maggioranza di lavoratori contraria alla detta sua tendenza. Ecco perché si è verificato un fatto secondo noi dannoso per la lotta operaia a Termoli: dopo che i compagni Fiom avevano indetto giustamente un sacrosanto  sciopero contro il sabato straordinario obbligatorio, il segretario della Fiom Molise firma un documento, con gli altri delegati camussiani, dove si dichiara in disaccordo allo sciopero.
Il Partito Comunista dei Lavoratori si dichiara solidale ai compagni della FCA di Termoli e denuncia l’accaduto come un grave attacco alla democrazia, un danno alla lotta operaia locale anche il disorientamento che crea. I vertici della Fiom che tendono verso Comusso, di fatto non scelgono di stare con i lavoratori, e sembrano più protesi a cercare il consenso padronale. E’ necessario invertire la rotta e sostenere lo sciopero contro lo straordinario del sabato,  legando queste battaglie quotidiane ed immediate alla prospettiva di costruire un sindacato di classe. 
 
Partito Comunista dei Lavoratori
Nucleo di Termoli

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