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Esposto in Procura a Larino dell’ex sindaco di Termoli.
TERMOLI – Con una interrogazione al Sindaco ed un nuovo esposto in Procura a Larino, l’ex primo cittadino di Termoli Antonio Di Brino denuncia la violazione nell’affidamento di incarichi a tecnici dei criteri di trasparenza, economicità e rotazione stabiliti dalle normative di settore. Il documento è stato illustrato questa mattina da Di Brino nel corso di una conferenza stampa in Municipio a cui hanno preso parte Christian Zaami e l’architetto Rocco Fiorilli. L’ex sindaco sottolinea che, con il nuovo dirigente del settore lavori pubblici D’Accardio, la situazione è migliorata ma nel periodo precedente ci sono state situazioni: “poco chiare”.
“Si è rilevata una violazione dei criteri di affidamento di tali attività – ha spiegato Di Brino -. Non è stata rispettata la rotazione dei tecnici, la trasparenza con l’affidamento diretto senza manifestazione di interesse pubblico con il ricorso allo spacchettamento ovvero ad uno stesso professionista venivano assegnate piu’ mansioni tra settore pubblico e privato per somme di poco inferiori ai 40 mila euro. Tale situazione ha portato anche ad un interessamento dell’Anac verso il Comune di Termoli come è emerso in una riunione dello scorso mese di maggio”.
L’ex primo cittadino, oggi esponente della minoranza, aggiunge che: “durante il suo mandato era stato istituito un albo che contava 83 architetti, 70 ingegneri e 21 geometri. Oggi vengono contattate sempre le stesse persone. È una questione amorale”. Stessa situazione anche per quanto riguarda l’affido di incarichi pr la difesa legale dell’ente comunale. “Ma è possibile che il 90 per cento delle cause di difesa vengono assegnate allo stesso studio legale di Bari. Ma i giovani avvocati termolese quando avranno un’opportunità professionale?”