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TERMOLI _ Hanno risposto alle domande del Gip di Larino e negato ogni addebito i tre zingari pregiudicati di Termoli arrestati dai Carabinieri di Pescara mercoledi’ scorso per usura continuata in concorso: i tre sono stati interrogati in carcere dal giudice per le indagini preliminari frentano su delega di quello di Pescara.

Nicolino De Rosa, rom residente a Termoli ed i De Vivo padre e figlio si sono dichiarati estranei ai fatti contestati.

Il loro difensore, il penalista termolese Roberto D’Aloisio ha prodotto anche documentazione unitamente all’istanza di scarcerazione presentata al Gip. Ora si attende il parere del Pm e la decisione del giudice per le indagini preliminari. Secondo l’accusa i nomadi avrebbero preteso da un artigiano pescarese di 57 anni, interessi del 400% (e quindi 15 mila euro), a fronte di un prestito iniziale di 2 mila euro.

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