CAMPOBASSO _ Nella seduta consiliare del 3.3.09 è stato approvato all’unanimità un deliberato che recepisce e converte un ordine del giorno inerente l’obbligo di spostare gli impianti di telefonia e di radiodiffusione collocati in siti dove è a rischio la salute della popolazione o dove ci sono beni ambientali e culturali di particolare pregio.

Questo impegno indurrà la Giunta Regionale e l’Assessorato all’Ambiente, di concerto con l’Agenzia per la Protezione Ambientale, ad attuare finalmente il disposto della legge n. 20 del 10 agosto 2006.   E’ indispensabile fare una ricognizione sui siti più a rischio dove sono collocate antenne per la telefonia e impianti di diffusione per canali radiotelevisivi. 

I cittadini molisani hanno il diritto a 30 mesi dall’approvazione della legge regionale di sapere se ci sono esposizioni pericolose per la salute. Ed è opportuno salvaguardare i centri storici e le aree di rilevante interesse culturale o paesaggistico dalla presenza di antenne e impianti. L’esempio di Cercemaggiore è illuminante al riguardo.

Accanto ad una chiesa millenaria, su un crinale d’indubbio valore paesistico e a ridosso del centro abitato, persistono torri metalliche che hanno stravolto l’ambiente preesistente con dubbi sui rischi per la salute della popolazione.La legge 20/06 detta le norme per contemperare gli interessi delle imprese con quelli delle comunità locali. Individua i soggetti preposti a fare i controlli e i percorsi utili a fare chiarezza, a bonificare i siti e delocalizzare gli impianti.  L’auspicio è che l’approvazione unanime del collegato alla legge nell’ultima seduta di Consiglio induca l’Assessore all’Ambiente ad attivarsi con tempestività ed efficacia nell’esclusivo interesse dei cittadini molisani.                                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                   Michele Petraroia   

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