CAMPOBASSO _ Nella seduta consiliare del 3.3.09 è stato approvato all’unanimità un deliberato che recepisce e converte un ordine del giorno inerente l’obbligo di spostare gli impianti di telefonia e di radiodiffusione collocati in siti dove è a rischio la salute della popolazione o dove ci sono beni ambientali e culturali di particolare pregio.
I cittadini molisani hanno il diritto a 30 mesi dall’approvazione della legge regionale di sapere se ci sono esposizioni pericolose per la salute. Ed è opportuno salvaguardare i centri storici e le aree di rilevante interesse culturale o paesaggistico dalla presenza di antenne e impianti. L’esempio di Cercemaggiore è illuminante al riguardo.
Accanto ad una chiesa millenaria, su un crinale d’indubbio valore paesistico e a ridosso del centro abitato, persistono torri metalliche che hanno stravolto l’ambiente preesistente con dubbi sui rischi per la salute della popolazione.La legge 20/06 detta le norme per contemperare gli interessi delle imprese con quelli delle comunità locali. Individua i soggetti preposti a fare i controlli e i percorsi utili a fare chiarezza, a bonificare i siti e delocalizzare gli impianti. L’auspicio è che l’approvazione unanime del collegato alla legge nell’ultima seduta di Consiglio induca l’Assessore all’Ambiente ad attivarsi con tempestività ed efficacia nell’esclusivo interesse dei cittadini molisani.
Michele Petraroia