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Con l’assunzione dei nuovi vigili il paese si…tingerà di rosa.

VigiliComuneTERMOLI – Tutti ricorderanno quest’estate le macchine parcheggiate ai bordi delle strade piene di foglietti rosa sotto il tergicristallo. Il traffico era impazzito: non si trovava un BUCO per parcheggiare neanche a pagarlo a peso d’oro. Erano stati assunti decine di Vigili addetti “solo” a fare le multe: quattro ragguagli sulle norme della circolazione e… via, messi sulle strade con i blocchetti rosa. Procedevano in gruppi di tre, di cui uno era…“l’istruttore”, colui che, essendo già nell’organico, indicava loro chi era in sosta irregolare e passibile di multa.

E perché non ripetere il ritornello estivo della …”Vie en rose”? Tingere, cioè, le vie di foglietti di colore rosa anche durante le vacanze di Natale? La città è più bella se colorata di rosa (sic!)! Una bella “determina” di assunzione e il gioco è fatto! Così dieci vigili prenderanno il loro stipendio pagati dai “cittadini”, che, questa volta, non sono solo soltanto di “pietra” – come definiti ultimamente dal Movimente5Stelle – ma sono addirittura stati messi sotto i piedi come i “sampietrini”: l’Amministrazione ci cammina sopra caricandoli di tasse! Per due mesi, una diecina di disoccupati s’illuderanno di aver accantonato il problema dell’occupazione.

A me, personalmente, “me pare ‘na strunzate”. Non è certamente così che si risolvono i problemi del traffico. E poi. Come dovevano essere bravi i due vigili che sono andati in pensione per essere sostituiti da altri dieci con le stesse mansioni! Il rapporto non regge.

E’ inutile! Da quando l’Amministrazione ha scambiato la “Costa dei Trabucchi” con quella dei “Delfini” si è creata una tale confusione che non si sa più chi comanda, se il Sindaco o il suo entourage. Chi arriva prima prende la decisione che gli sembra la più…inopportuna!

Coraggio, cittadini termolesi, serrate le file e stringete le chiappe: il peggio deve ancora arrivare! C’è il problema del Tunnel, del Referendum, dei parcheggi che non si fanno, della vecchia Villa Comunale da ripristinare sul piano di S. Antonio…

E alla fine, molto alla fine, ci siete voi, i cittadini, con i vostri problemi, con i soldi che sono finiti già a metà del mese e le pensioni che finiscono ancora prima…E poi! Ci sono le tasse da pagare, la luce, il gas, i figli da mandare a scuola…eccetera, eccetera, eccetera…Coraggio!
C’est la vie… “LA VIE EN ROSE”.

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Saverio Metere
Saverio Metere è nato a Termoli il 23 settembre del 1942. Vive e lavora a Milano dove esercita la professione di architetto libero professionista. Sposato con Lalla Porta. Ha tre figli: Giuseppe, Alessandro, Lisa. Esperienze letterarie. Oltre ad interventi su libri e quotidiani, ha effettuato le seguenti pubblicazioni: Anno 1982: Lundane da mazze du Castille, Prima raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1988: I cinque cantori della nostra terra, Poeti in vernacolo termolese; anno 1989: LUNDANANZE, Seconda raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1993 da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume primo); anno 1995: da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume secondo); anno 2000: I poeti in vernacolo termolese; anno 2003 (volume unico): Matizje, Terza raccolta di poesie in vernacolo termolese e Specciamece ca stá arrevanne Sgarbe, Sceneggiatura di un atto unico in vernacolo termolese e in lingua; anno 2008: Matizje in the world, Traduzione della poesia “Matizje” nei dialetti regionali italiani e in 20 lingue estere, latino e greco.