myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

Un gol di Dampha decide l’incontro al Gran Sasso: Termoli chiude l’anno con una prova di carattere.

L’AQUILA – Allo stadio Gran Sasso d’Italia contro la blasonata compagine de L’Aquila, possiamo dire che il Termoli, seppur sconfitto, ha fatto una degnissima figura. La vittoria arriva con una bordata a volo di Dampha al 55’ minuto, che recupera a volo una ribattuta della difesa giallorossa, dopo una punizione di Banegas, e la piazza sotto il sette, dove l’estremo difensore giallorosso Iannaccone non può arrivare. Ma prima del “gol-partita” dei padroni di casa, si è visto davvero tanto agonismo in campo, oltre a diverse occasioni per i ragazzi di D’Adderio.

Il primo tempo vede gli abruzzesi subito all’attacco, ma la difesa del Termoli, ben puntellata dal centrale Magnani, ormai punto di riferimento del reparto, insieme a Biguzzi e Avolio, fa buona guarda e controlla agevolmente le incursioni degli abruzzesi.
Il Termoli, contenuta la pressione iniziale dei padroni di casa, gradualmente si organizza e cresce, prendendo il controllo del centrocampo.
Una buona occasione si presenta per gli adriatici alla mezz’ora, un retropassaggio indietro di un difensore aquilano, favorisce l’inserimento in area di Antonacci che si ritrova solo davanti la porta, pronto a battere a rete, ma il portiere Michielin in uscita sul pallone, travolge anche il calciatore giallorosso. L’arbitro, il signor Costa di Busto Arsizio, a due passi dall’azione non concede la massima punizione, nonostante le vibranti proteste in campo.

Il Termoli, tuttavia, continua a percuotere, dopo appena un minuto, da una lunghissima rimessa laterale dell’ottimo Biguzzi per Magnani, quest’ultimo la serve indietro in area, Romano incorna la sfera ma la parabola è debole e facile preda di Michielin.
Alla fine del primo parziale di gioco, in pieno recupero, è Tracchia a sciupare una buona occasione: una maldestra ribattuta della difesa aquilana ricade in piena area tra i piedi dell’esterno giallorosso, ma la sua conclusione a volo esce a lato della porta abruzzese. Si va così al riposo a reti ancora inviolate, marcando sin qui una buona prestazione per i ragazzi di D’Adderio.

La ripresa sembra ripartire con lo stesso piglio della prima frazione di gioco. Dopo 10 minuti, imprevedibilmente, matura il vantaggio dell’Aquila da parte di Dampha ed esplode la gioia, quasi liberatoria, dello stadio Gran Sasso.

Ma il Termoli non ci sta, dopo appena un paio di minuti, gela per un attimo lo stadio: Antonacci è bravo a girarsi in area e concludere a rete, il portiere aquilano para ma non trattiene la palla, come un falco arriva Romano a metterla dentro. Il guardalinee annulla per fuorigioco “millimetrico” dell’attaccante giallorosso. “Episodio da moviola” direbbe qualcuno…

A questo punto i padroni di casa si chiudono a difesa del sudato vantaggio, cercando di “bucare” il Termoli in contropiede. Mister D’Adderio, inizierà una girandola di sostituzioni, che non modificheranno più di tanto l’assetto tattico in campo, ma che maggiormente avranno lo scopo di rinfrescare e dare più energia alla squadra, ovviamente esausta.

In progressione, richiama in panchina AntonacciHysajCeesayCancello e Avolio. Al loro posto inserisce StaffaBasualdoManara, Colabella e Thiane. Le azioni più pericolose sono ancora quasi tutte del Termoli, ma non hanno fortuna. È Romano a colpire di testa in area, su verticalizzazione di Avolio, ma la sfera vola di poco alta sulla traversa. Successivamente, ci prova Mercuri in diagonale, ma Michielin blocca sicuro.

All’80’ minuto è il neoentrato Manara che riceve un buon cross in area da Tracchia, ma la sua girata in porta viene deviata in tuffo da Michielin. All’87’ minuto è ancora Romano a divorare una ghiottissima occasione per il Termoli: solita battuta lunghissima da fallo laterale di Biguzzi, l’attaccante giallorosso si ritrova la sfera tra i piedi davanti la porta, ma il tiro è troppo centrale e il portiere abruzzese para.

Il Termoli non demorde, ma ormai i padroni di casa si sono asserragliati in difesa e concedono pochi spazi. Non c’è più tempo e si arriva così al triplice fischio finale, che suggella la vittoria della compagine aquilana per una rete a zero.

Animi piuttosto caldi a fine partita, che vede alterchi e battibecchi tra i giocatori in campo, prima di scendere negli spogliatoi, prontamente raffreddati. Si giunge, infine, ai ringraziamenti delle squadre alle rispettive tifoserie, in particolare anche al nutrito gruppo degli Ultras del Termoli che, nonostante la sproporzione rispetto ai locali, si sono fatti ben sentire ed hanno sostenuto con vigore e incessantemente la squadra.

Poco da aggiungere a quanto già detto: un rigore negato e un gol annullato, più diverse e concrete occasioni da gol per il Termoli. Un vero peccato, anche se contro la corazzata abruzzese, posizionata al quarto posto della classifica, si sapeva che non sarebbe stata una passeggiata. I giallorossi, però, hanno giocato con carattere e senza complessi, mettendo spesso in difficoltà i padroni di casa, che non riuscivano a trovare la via della marcatura, subendo più volte l’iniziativa della compagine termolese.

In particolare, si è evidenziato in campo il lavoro di Cancello, di Antonacci e di Ceesay, quest’ultimo vera “spina nel fianco” del centrocampo aquilano, implacabile su ogni pallone, pronto a proporsi e a rimettere in gioco la sfera. Ma faremmo un torto se non riconoscessimo lo spirito di sacrificio collettivo e il lavoro di tutta la squadra, che non si è abbattuta e non si è risparmiata, spingendo fino alla fine per tentare di recuperare un disperato pareggio – che forse sarebbe stato il risultato più equo, per quanto visto in campo – ma si sa che il calcio non è sempre meritocratico.

Adesso, concluso il girone di andata, si va al riposo natalizio, per ritrovare nuove energie, nella sfida casalinga contro il San Marino del nuovo anno. Nulla è irreparabile, siamo alla metà del cammino, e quindi, ancora tutto da scrivere.