“Oltre il 70% della popolazione di Haiti vive al di sotto della soglia di povertà, – ha affermato l’On. Patriciello – e sopravvive con meno di 2 dollari al giorno. La situazione umanitaria é diventata insostenibile a causa di ospedali crollati, della mancanza di personale medico e di medicinali. Finora il lavoro dei volontari è stato cruciale – ha continuato l’eurodeputato – ma, d’ora in avanti, materiali adeguati e preparazione specifica faranno la differenza”.
Già prima del drammatico evento sismico la Commissione europea era uno dei maggiori donatori di aiuti umanitari ad Haiti come testimoniato dal fatto che, per affrontare le conseguenze della stagione 2008 degli uragani, erano stati stanziati oltre 18,7 milioni di euro in aiuti umanitari. Sono, invece, in fase di realizzazione progetti umanitari pari a quasi 8 milioni di euro, di cui 7 milioni provenienti dal piano globale di aiuti umanitari 2009, il cui obiettivo principale è ridurre la malnutrizione e la mortalità.
“E’ vero che gli aiuti sono arrivati da tutto il mondo e, d’altra parte, la drammaticità delle immagini ha lasciato tutti noi sgomenti” ha sottolineato l’eurodeputato aggiungendo: “La stessa Commissione europea ha stanziato nei giorni scorsi 122 milioni di euro di aiuti. Ritengo, tuttavia, che sia necessario pensare anche al futuro. Per questo abbiamo rivolto alla Commissione europea un accorato appello affinché intervenga sui paesi membri dell´Ue rivolgendo ad essi la richiesta di cancellare il debito verso Haiti. Sarebbe opportuno, inoltre, – ha concluso l’On. Patriciello – organizzare un coordinamento europeo per l’invio di personale medico altamente specializzato nonché medicine, vaccini e strutture mobili capaci di assistere la popolazione. Al riguardo abbiamo inoltrato una formale rischiesta alla Commissione europea”.
On. Aldo Patriciello