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Gianquittouil
Pasquale Gianquitto
TERMOLI – Manifestazione di protesta degli operatori sanitari negli ospedali del Molise. Medici, infermieri ed ausiliari oggi pomeriggio a partire dalle 14 hanno dato il via alla protesta portando il lutto. 

La lenta agonia della sanità molisana è sotto gli occhi di tutti, ma se il sistema ancora non crolla è solo grazie al sacrificio, all’abnegazione e alla passione che i lavoratori del settore quotidianamente mettono al servizio del cittadino/utente – hanno dichiarato le segreterie regionali del settore sanità di Cisl, Uil, Cgil, Fials, ed Fsl -. Come segno di protesta, nei confronti di istituzioni e di una politica sorda ed incapace di dare risposte razionali prima ancora che adeguate a garantire la salute dei cittadini e i livelli occupazionali, per permettere agli addetti del settore di lavorare in sicurezza,  le scriventi organizzazioni sindacali e la RSU aziendale invitano i dipendenti tutti a portare, d’ora in avanti, un segno di lutto. Per non dimenticare  la morte della nostra sanità.

Perché in questa delicata fase lo sciopero generale potrebbe risultare un atto irresponsabile oltre che facile bersaglio di inutili strumentalizzazioni. Con ciò non abdichiamo al nostro ruolo né rinunciamo alla possibilità di organizzare forme di protesta collettive, ove necessario anche lo sciopero, ma non permettiamo a nessuno di scaricare la responsabilità sugli ultimi, né tantomeno su chi ormai da troppo tempo denuncia lo stato patologico del nostro sistema sanitario.

Scioperare oggi significherebbe accelerare la morte della sanità, abbandonando a se stessi i malati già oltremodo trascurati, per dire dimenticati, sia dalle istituzioni che dalla politica.

Per questo, alle lavoratrici e ai lavoratori chiediamo piena collaborazione per sostenere questa iniziativa e le prossime che saranno puntualmente comunicate”.