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prontosoccorsoTERMOLI – “E’ urgente fare squadra!” Questo lo slogan che accompagna la seconda Settimana Nazionale del Pronto Soccorso promossa in questi giorni dalla Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza (SIMEU) sull’intero territorio nazionale. La manifestazione ha lo scopo di avvicinare i pazienti e i professionisti del pronto soccorso, creando occasioni d’incontro al di fuori degli ospedali per raccontare le dinamiche dell’emergenza sanitaria e ascoltare le esigenze dei cittadini. Da sabato 16 a domenica 24 maggio, in molte città italiane si svolgono incontri e attività pubbliche, in luoghi inconsueti per i temi sanitari, come scuole e centri commerciali, per parlare di pronto soccorso e cure in emergenza.
Nell’ambito dell’iniziativa sabato 23 maggio presso la Galleria Civica di Termoli dalle ore 17 alle  20  il personale del Pronto Soccorso del San Timoteo e del 118 della città incontrerà i cittadini per spiegare il funzionamento del sistema Triage-codici colore, rispondere alle domande sulle modalità di accesso al servizio e la cura della terapia del dolore, altro tema dell’anno, e ascoltare le necessità dell’utenza. A questo scopo verrà distribuito anche un questionario sull’utilizzo del Pronto Soccorso e proiettati alcuni video sulla vita di un settore delicato ed indispensabile come quello dell’emergenza sanitaria. Il personale del 118 mostrerà alcune manovre salvavita come il BLS (Basic Life Support) e la disostruzione delle vie aeree nel lattante e nell’adulto

La novità del 2015 è la partnership con il Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva. La collaborazione con la principale associazione nazionale di pazienti significa che i cittadini-professionisti sanitari sono dalla stessa parte dei cittadini-pazienti nell’impegno per un sistema sanitario pubblico efficiente. Un’alleanza necessaria per cercare di ottenere un servizio di emergenza-urgenza che sia concretamente nelle condizioni di poter rispondere alle esigenze della popolazione, cercando di risolvere inefficienze, come il sovraffollamento nel pronto soccorso ormai endemico, i tagli ai posti letto, la scarsità delle risorse umane e strumentali. 
Un sistema dell’emergenza sanitaria più efficiente è infatti garanzia del buon livello di qualità fornita a tutti i pazienti e di migliori condizioni di lavoro per gli operatori.