Francesco Di FalcoTERMOLI _ La ripresa dei lavori istituzionali nell’assemblea di Palazzo Moffa è un’occasione valida per lanciare un monito di compattezza alla coalizione di centrodestra, soprattutto in vista della logorante stagione elettorale che vedrà l’impegno prima alle provinciali e alle amministrative, quindi alle regionali.

 E’ quanto ha pensato di fare il consigliere di maggioranza Francesco Di Falco, che nell’augurare ai colleghi una stagione amministrativa foriera di traguardi importanti, dove per una volta la politica sia il terminale delle istanze provenienti dalla cittadinanza molisana e non il luogo dove si riattizzano personalismi, campanilismi e polemiche, talvolta sterili.

“La fase delicata che stiamo vivendo induce a comportamenti costruttivi, un atteggiamento positivo e la serenità di giudizio sono le condizioni mentali e climatiche ideali per affrontare problemi e situazioni emergenziali, per questo voglio lanciare un invito a tutti gli appartenenti al nostro schieramento a profondere sforzi ed energie finalizzate a dare risposte concrete e non inseguendo provocazioni che gli altri, artatamente, sobillano per operazioni di strumentalità pre-elettorale”.

Di Falco coglie l’occasione anche per sottolineare con estremo favore il clima venutosi a instaurare al comune di Termoli, dove la scorsa settimana esponenti della maggioranza regionale e comunale, hanno dialogato a lungo sulla necessità di rafforzare quella filiera istituzionale che ha rappresentato il valore aggiunto alle ultime elezioni amministrative, ancor più focalizzando risorse e programmi di sviluppo in un’area strategicamente importante, se non cardine, per l’intero Molise. “La presenza quotidiana che il sindaco Di Brino e l’amministrazione di centrodestra al comune di Termoli garantiscono e l’apertura al dialogo verso il territorio hanno permesso che la gente si riavvicinasse alla politica, e questo è il primo sintomo del buon governo.

La metodologia della concertazione che è stata plasmata, insieme ai gruppi consiliari e ai partiti ha innescato un meccanismo virtuoso che vede condividere ogni singolo provvedimento e con alla base una discussione di opportunità, anche questo è un esempio di democrazia elettiva partecipata, dove chi dal popolo è stato delegato a gestire la res publica interviene nei processi decisionali, soprattutto quelli qualificanti”. Per Di Falco, l’auspicio è che insieme alla bontà dello strumento operativo, si coniughino anche i risultati, così da far recuperare alla città di Termoli il terreno perduto negli ultimi anni.

Il Consigliere regionale del Molise
Francesco Di Falco

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7 Commenti

  1. Il salto della quaglia e… Di Falco
    Certo che, un monito alla coesione del centro destra fatto da chi è stato eletto nelle file del centro sinistra, suona ALQUANTO!!! strano!!! Di gente che fa il salto della quaglia in giro ce n’è più di qualcuno, ma quello di DI FALCO è sicuramente il più eclatante!

  2. Qualcuno mi spieghi cosa vuol dire “l’auspicio è che insieme alla bontà dello strumento operativo, si coniughino anche i risultati, così da far recuperare alla città di Termoli il terreno perduto negli ultimi anni”.
    Forse si vuole candidare alle regionali? e chi lo voterà? gli amici della Margherita e del PD che l’hanno sostenuto per 15 anni o i nuovi amici della PDL su “imput” di Iorio? Forse lo voterà Monaco che alle ultime regionali si è fatto da parte per fargli spazio e permettergli di essere l’unico vero candidato termolese del centroSX. Forse lo sosterrà Di Brino con i suoi fedelissimi se ha intenzione di suicidarsi politicamente.

  3. galoppo e trotto
    la cosa divertente, se non ci fosse da piangere, è che il suo amico di salti (ora assessore regionale) è passato al centro destra solo a condizione che lo stesso di falco facesse lo stesso passo. quindi ricapitolando al trotto e poi al galappo e saltando saltando sono approdati ambedue da quella parte solo per le poltrone, pechè l’assessore non lo sarebbe diventato se il titolare del comunicato non avesse giurato fedeltà a papà michele, diversamente l’assessore non avrebbe lasciato la poltrona da consigliere per non farla andare ad uno di centro sinistra. meglio tutti e due di destra. tutto chiaro?