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Al fine di accertare l’effettiva attuazione del progetto, finanziato con fondi europei, la Squadra Mobile convocava in Questura gli extracomunitari partecipanti per le operazioni di identificazione, eseguite anche attraverso il rilevamento delle impronte digitali. Nel corso di tali operazioni, svolte in collaborazione con l’Ufficio Immigrazione, si accertava che lo straniero, con generalità diverse, aveva subito due condanne a pena detentiva per stupefacenti, alla cui esecuzione però si era sottratto fuggendo nel suo paese di origine.
Il predetto poi, era rientrato in Italia il 2 agosto scorso dalla frontiera aerea di Roma Fiumicino proveniente dal Marocco, utilizzando un regolare passaporto che riportava generalità ancora diverse da quelle con le quali era stato giudicato e condannato, certo che così sarebbe riuscito a sottrarsi alla cattura, tentativo però non riuscito grazie all’approfondita attività di indagine svolta dalla Questura. Al termine degli accertamenti, il cittadino marocchino veniva tratto in arresto e ristretto presso la Casa Circondariale di Campobasso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’uomo, inoltre, veniva denunciato in stato di libertà per false attestazioni a Pubblico Ufficiale sulle proprie generalità.