TERMOLI _ La minoranza di centro sinistra invita l’Amministrazione comunale ad ad una modifica del regolamento comunale con l’inserimento dell’interrogazione a risposta immediata: Question Time.
Considerato il Regolamento del Consiglio Comunale adottato con delibera di C.C. n. 4 del 24.01.2000 e successive modificazioni; Sottolineato che il Question time è una fase dei lavori di un’assemblea, nella quale vengono illustra te una serie di interrogazioni, di solito riguardanti argomenti di particolare urgenza, e a cui viene data risposta in aula dall’organo esecutivo. Tale strumento è utilizzato sia in ambito nazionale, vedi parlamento, che in ambito comunale. Infatti tali interrogazioni, nelle riunioni ordinarie del consiglio, sono messe in secondo piano, determinando così un ritardo considerevole nella loro discussione e depotenziandone di molto il valore. Questo significa un grave danno per i cittadini, che, tramite i loro rappresentanti, non riescono a far valere le proprie esigenze. Un question time di tipo comunale permetterebbe di portare all’attenzione del consiglio tutte quelle questioni che nelle sedute ordinarie sono marginali, mentre qui diventano centrali, perché il consiglio si riunisce appositamente per discuterle; Visto l’art. 27 del Regolamento del Consiglio Comunale – “Presentazione delle proposte di deliberazione”;
il CONSIGLIO COMUNALE di TERMOLI DELIBERA
Parte I di modificare il Regolamento del Consiglio Comunale vigente aggiungendo il seguente articolo: Art. 50/bis – INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA “QUESTION TIME”. Lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata ha luogo una volta al mese, di norma il lunedì della prima settimana di ciascun mese, all’interno di un Consiglio Comunale convocato appositamente, il cui ordine del giorno sono le interrogazioni a risposta immediata come da comma 2 del presente articolo. Alle sedute dedicate allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata intervengono il Sindaco o il Vice Sindaco e l’Assessore o gli Assessori competenti per le materie sulle quali vertono le interrogazioni presentate. Nelle sedute dedicate allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata non è possibile procedere alla verifica del n umero legale.
Per ogni seduta di cui al comma 1, il Presidente del Consiglio Comunale predispone un elenco composto da non più di n.15 interrogazioni formato sulla base dei seguenti inderogabili criteri: rispetto dell’ordine cronologico di acquisizione al protocollo generale dell’interrogazione; rispetto all’alternanza tra consiglieri di minoranza e maggioranza e tra gruppi consiliari; garanzia per ciascun gruppo consiliare di poter rivolgere almeno una interrogazione.
Entro le ore dodici del giorno antecedente a quello nel quale è previsto lo svolgimento delle interrogazioni di cui al comma 1, un consigliere per ciascun Gruppo può presentare un’interrogazione per il tramite del capogruppo al quale appartiene. Le interrogazioni di cui al comma 1 debbono consistere in una sola domanda, formulata in modo chiaro e conciso su un argomento di rilevanza generale, connotato da urgenza o particolare attualità politica. Quando sia richiesto che la risposta venga resa dal Sindaco o dal Vice Sindaco, l’argomento delle interrogazioni presentate deve rientrare nelle materie non rientranti in alcuna delega assessoriale. Negli altri casi, il Presidente del Consiglio invita a rispondere l’Assessore o gli Assessori competenti per le materie sulle quali verta il maggior numero di interrogazioni presentate. Il presentatore di ciascuna interrogazione ha facoltà di illustrarla per non più di tre minuti. A ciascuna delle interrogazioni presentate risponde il rappresentante dell’esecutivo, per non più di cinque minuti.
Successivamente, l’interrogante o altro consigliere del medesimo Gruppo ha diritto di replicare, per non più di due minuti. Le interrogazioni svolte con la procedura di cui al presente articolo non possono essere ripresentate come interrogazioni ordinarie. Le interrogazioni di cui al presente articolo possono essere presentate anche in Commissione su argomento rientrante nell’ambito di rispettiva competenza. In tal caso i poteri del Presidente del Consiglio sono esercitati dal Presidente della Commissione e l’intervento del Sindaco non è mai obbligatorio. Il Presidente del Consiglio dispone la trasmissione radio-televisiva dello svolgimento delle interrogazioni di cui al presente articolo. Parte II Di dare al presente atto, con votazione separata, immediata esecutività, ai sensi dell’art.134 del D. Leg.vo 267/2000.
I consiglieri Paolo MARINUCCI Daniele PARADISI Filippo MONACO Antonio RUSSO Giacomo Mario DI BLASIO Francesco CARUSO Antonio GIUDITTA
x i sette della minoranza
L’iniziativa è ottima ma andava presentata con alcuni accorgimenti opportuni da inserire nella proposta di modifica di regolamento. Mi permetto di suggerire:
– il question time va proposto per un preciso periodo sperimentale e se supera “il rodaggio” va confermato;
– per il personale (sindaco, vice, presidente, assessori, consiglieri…) che partecipa al question time non debbono essere previste indennità e gettoni di presenza in aggiunta vale a dire non ci debbono essere aumenti di spesa a carico dei contribuenti;
– bisogna rivedere le scadenze per la presentazione di interrogazioni perchè se si decide che “entro le ore dodici del giorno antecedente a quello nel quale è previsto lo svolgimento delle interrogazioni di cui al comma 1, un consigliere per ciascun Gruppo può presentare un’interrogazione per il tramite del capogruppo al quale appartiene” vale a dire entro le ore 12 della domenica non ci sono i tempi tecnici, per chi deve rispondere, per preparare documentate risposte;
– bisogna chiarire bene le aree di intervento per evitare di parlare di cosa devono bere i partecipanti ai consigli comunali (acqua minerale o potabile?) o trattare problematiche già risolte tipo amianto nell’ex fornace o altre cose che non interessano i cittadini contribuenti ma servono solo per dare visibilità ai protagonisti.