Nella prefata nota del Presidente del Consiglio Comunale viene testualmente riferito che:
a) “nel testo della mozione in diversi passaggi si pone in discussione la correttezza delle procedure, il rispetto della legalità, la trasparenza amministrativa non solo del Presidente del Consiglio Comunale ma dell’Amministrazione Comunale tutta nel momento in cui si dichiara «l’inesistenza della documentazione negli atti depositata per il Consiglio»e che la documentazione, ricevuta inizialmente dall’Ufficio dal Dirigente del Settore Urbanistica e successivamente dal segretario della Commissione III, depositata sul tavolo della Presidenza il giorno del Consiglio Comunale «era del tutto incompleta e la cartografia priva di qualsiasi firma di approvazione»”;
b) “successivamente in data 20 giugno 2013 alcuni consiglieri comunali di minoranza tra cui Gatti, Di Giandomenico, De Lena, Camaioni, Giuditta, Russo, Caruso, Mottola hanno tenuto una conferenza stampa in cui sono state fatte dichiarazioni ulteriormente lesive nei confronti del Presidente del Consiglio ma anche dell’Amministrazione comunale tutta circa la documentazione monca a corredo dell’atto di Consiglio e per la quale la consigliera Gatti arrivava addirittura a dichiarare che «il mattino del 7 giugno la documentazione sull’accordo di programma della Blu Costruzioni non c’era in Comune» facendo pensare che essa sia stata solo successivamente portata in Comune”;
Evidenziato che sempre nella nota del Presidente del Consiglio Comunale del 01/07/2013, prot. n. 62/PC, viene data notizia all’Ente della presentazione da parte del Presidente del Consiglio Comunale di un esposto denuncia alla Procura della Repubblica competente circa i fatti e le circostanze oggetto della mozione di revoca presentata al Consiglio Comunale chiedendo di verificare l’esistenza di una violazione di legge che possa configurare i reati di falso ideologico e la diffamazione;
Rilevato che sempre nella nota del Presidente del Consiglio Comunale del 01/07/2013, prot. n. 62/PC, viene fatta richiesta all’Ente di acquisire un parere legale pro-veritate da parte di un esperto che possa chiarire:
1) l’ammissibilità o meno, ai sensi dell’art. 42, comma 3, del Regolamento del Consiglio Comunale, della discussione in Consiglio Comunale di una mozione dai contenuti falsi e diffamatori, tali al punto da dover necessariamente diventare oggetto di esposto-denuncia alla Procura della Repubblica;
2) sulla compatibilità dell’eventuale procedimento in Consiglio Comunale della mozione con la pendente verifica di legittimità e legalità dei suoi contenuti da parte della Magistratura;
Vista la complessità della problematica trattata e rilevata la necessità di richiedere parere legale pro-veritate a professionista particolarmente qualificato nella materia e
ritenuto, quindi, opportuno autorizzare il Sindaco a conferire apposito incarico di consulenza legale. Dopo ampia ed esauriente discussione si è deliberato di autorizzare il Sindaco ad incaricare l’Avv. Vincenzo Iacovino con studio in Campobasso per la redazione del parere pro-veritate in relazione al quesito posto nella allegata nota a firma del Presidente del Consiglio Comunale del 01/07/2013, prot. 62/PC e di impegnare la somma provvisoria di Euro 1.000,00