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TERMOLI _ Dopo le divisioni esplose nella maggioranza in occasione dell’ultimo consiglio comunale (su argomenti di grande rilevanza quali il piano triennale delle opere pubbliche ed il bilancio di previsione 2009) , va registrato il nuovo eclatante episodio di scollamento della ormai risicata “maggioranza” che sostiene il Sindaco . Mi riferisco al documento politico della federazione del basso Molise e del circolo cittadino del P.D. mediante il quale quel Partito ha ritirato il sostegno al Sindaco, dichiarando espressamente di uscire dalla maggioranza. Un j’accuse che in condizioni di normalita’ nella dialettica democratica, avrebbe dovuto provocare l’immediata presa d’atto da parte di chi ha la responsabilita’ istituzionale e politica della sua coalizione. Ed invece, niente. Anzi, in occasione dell’ultimo consiglio comunale, il Sindaco ha attaccato frontalmente il P.D. dichiarando, con la solita protervia ed irritata arroganza, di riconoscere solo i quattro consiglieri (a lui vicini). E poiche’ Vincenzo Greco e’ tutt’altro che uno sprovveduto, ho l’impressione che quell’atteggiamento supponente risponda all’esigenza di mantenere quella unita’ numerica ( 16 contro 15) che gli consente ancora di restare attaccato alla poltrona, conscio del totale, irreversibile personale fallimento e dell’altrettanto fallimentare gestione della istituzione che ancora rappresenta. Ci sono due passaggi nel documento del P.D. che mi piace sottolineare:

a) “ che l’eletto non rappresenta se’ stesso, ma un’idea di societa’ di cui il partito e’ portatore e garante” ;

b) che “il P.D. e’ distinto e distante dalle strumentalizzazioni populistiche e personalistiche dell’IDV, che costituisce la vera ed autentica anima di questa Amm.ne e del gruppo-corporazione che si e’ posto alla sua guida”.

Sono argomenti condivisibili, non solo perche’ ristabiliscono il principio della centralita’ della Politica rispetto al Partito degli eletti, ma anche perche’ evidenziano il clima da basso impero che ormai da mesi caratterizza l’azione di questa gestione sciagurata e di questo leader che, dapprima ha carpito e di poi tradito, la buona fede di quella parte di elettorato che aveva creduto in una gestione trasparente e disinteressata della cosa pubblica.

Dopo l’uscita dalla maggioranza, dapprima della Citta’ dei Cittadini, quindi del P.D. si e’ sollevato finalmente il coperchio su un’altra non piu’ tollerabile contraddizione: quella cioe’ dell’UDEUR i cui consiglieri sono organici al centro destra in Regione ed alle Europee ed irriducubili sostenitori di questo Sindaco al Comune di Termoli. Ormai e’ certo che questa diplopia ibrida della Politica nostrana tiene ancora in sella questo Sindaco e questa scialba Amministrazione.

E gli elettori hanno anche capito che parte della responsabilita’ di tutto cio’ va ascritta al PDL molisano. Perche’, come insegnano i penalisti, “… non impedire un evento che si ha l’obbligo (giuridico) di impedire, equivale a cagionarlo” .

                                                                                                     Oreste Campopiano Segr.Reg.le N.PSI Molise