
a) “ che l’eletto non rappresenta se’ stesso, ma un’idea di societa’ di cui il partito e’ portatore e garante” ;
b) che “il P.D. e’ distinto e distante dalle strumentalizzazioni populistiche e personalistiche dell’IDV, che costituisce la vera ed autentica anima di questa Amm.ne e del gruppo-corporazione che si e’ posto alla sua guida”.
Sono argomenti condivisibili, non solo perche’ ristabiliscono il principio della centralita’ della Politica rispetto al Partito degli eletti, ma anche perche’ evidenziano il clima da basso impero che ormai da mesi caratterizza l’azione di questa gestione sciagurata e di questo leader che, dapprima ha carpito e di poi tradito, la buona fede di quella parte di elettorato che aveva creduto in una gestione trasparente e disinteressata della cosa pubblica.
Dopo l’uscita dalla maggioranza, dapprima della Citta’ dei Cittadini, quindi del P.D. si e’ sollevato finalmente il coperchio su un’altra non piu’ tollerabile contraddizione: quella cioe’ dell’UDEUR i cui consiglieri sono organici al centro destra in Regione ed alle Europee ed irriducubili sostenitori di questo Sindaco al Comune di Termoli. Ormai e’ certo che questa diplopia ibrida della Politica nostrana tiene ancora in sella questo Sindaco e questa scialba Amministrazione.
E gli elettori hanno anche capito che parte della responsabilita’ di tutto cio’ va ascritta al PDL molisano. Perche’, come insegnano i penalisti, “… non impedire un evento che si ha l’obbligo (giuridico) di impedire, equivale a cagionarlo” .
Oreste Campopiano Segr.Reg.le N.PSI Molise