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Nicola Felice: “Serve un Decreto Molise e unità di intenti. Basta teatrini politici sulla pelle dei cittadini”.

Nicola Felice, Presidente del Comitato San Timoteo

TERMOLI – «La sanità non è un tema da strumentalizzare o da relegare a schermaglie politiche: è un diritto fondamentale, garantito a tutti i cittadini dall’articolo 32 della nostra Costituzione».

È con queste parole che Nicola FelicePresidente del Comitato San Timoteo, interviene sul dibattito riguardante la programmazione del Servizio Sanitario Regionale, contenuta nella proposta di Piano Operativo 2025/27.

«Per evitare l’ennesima “guerra tra poveri”, la strada maestra resta quella indicata da questo Comitato: un Decreto Molise che preveda un fondo aggiuntivo a quello nazionale, almeno per tre anni, oltre ai 20 milioni di euro già assegnati; e le necessarie deroghe al cosiddetto Decreto Balduzzi, in particolare per specialità cruciali come quelle tempo dipendenti, emodinamica e il punto nascita, che per un territorio come il nostro non sono un lusso, ma un bisogno vitale».

Felice non risparmia critiche a chi propone soluzioni semplicistiche:
«Chi sostiene che le criticità del nostro Servizio Sanitario possano risolversi esclusivamente attraverso la modifica del Balduzzi mente sapendo di mentire! Non solo perché un processo del genere richiede tempo, ma soprattutto perché necessita della condivisione di tutte le Regioni».

A supporto della sua tesi, il presidente ricorda che:
«Già nella scorsa legislatura l’allora Ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva avviato una proposta che però non ha mai visto la luce. Con l’insediamento del Governo Meloni, il Ministro Orazio Schillaci ha istituito una commissione incaricata di elaborare nuove linee di revisione del Balduzzi, ma a distanza di oltre due anni non è ancora arrivata alcuna proposta concreta da sottoporre alla Conferenza Stato-Regioni».

Il Comitato San Timoteo rivendica la paternità dell’idea del Decreto Molise:
«È stata avanzata da noi già circa cinque anni fa. In occasione della campagna elettorale per le politiche del settembre 2022, abbiamo chiesto – e ottenuto – da candidati, dirigenti di partito e rappresentanti di governo, di ogni schieramento politico, la sottoscrizione di un impegno formale per proporre e sostenere l’approvazione di tale provvedimento».

Felice lancia un appello alla responsabilità collettiva:
«Non giova a nessuno, né appare decoroso, continuare a proporre ai cittadini il solito teatrino fatto di rimpalli di responsabilità tra istituzioni, organismi e soggetti preposti. Ancora peggio è pensare di strumentalizzare una questione tanto delicata nella speranza di ricavarne un tornaconto politico».

E conclude:
«Oggi serve un’unica cosa: unità di intenti! L’intera classe dirigente deve dimostrare maturità, accantonando ruoli, colori e appartenenze politiche, per combattere insieme una battaglia che riguarda la salute e il futuro di tutti i molisani.
Questo Comitato continuerà a vigilare, con fermezza e senso di responsabilità, affinché gli impegni assunti vengano mantenuti. In primis, da chi rappresenta il Molise in Parlamento: è da loro che ci aspettiamo atti concreti. È tempo dei fatti, non di parole!
Perché la tutela della salute non è un privilegio: è un diritto universale, da difendere con serietà, impegno e determinazione»
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