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Val di Sangro Expò: confronto tra sindacati, istituzioni e imprese sulla crisi dell’automotive e la transizione elettrica.

ATESSA – Lo stabilimento Stellantis di Atessa ha perso 1600 lavoratori dal 2021 ad oggi, con una produzione scesa da 310.000 a 192.000 furgoni nel 2024: una riduzione quasi del 40%. Nonostante il ridimensionamento, l’impianto resta uno dei pilastri industriali del gruppo automobilistico.

Il dato è stato reso noto durante il convegno sulla crisi del settore automotive, tenutosi oggi nell’ambito del Val di Sangro Expo, dove si sono confrontati sindacati nazionaliamministratori regionali e rappresentanti delle imprese.

Il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, ha aperto il dibattito sottolineando: “Questo territorio è il cuore pulsante dell’economia regionale”. E ha aggiunto: “La tempesta dell’automotive ci investe in pieno. Le cause sono complesse: limiti del Green Deal europeo, concorrenza cinese e scelte industriali dei grandi gruppi”.

Il tema centrale è stato la transizione elettrica. Il responsabile automotive di Confindustria Medio AdriaticoMarco Matteucci, ha evidenziato: “Le auto ibride sono passate dal 30 al 45% delle vendite in due anni. Il mercato guarda all’ambiente, ma senza infrastrutture adeguate non si può parlare solo di elettrico”. E ha aggiunto: “Tornare indietro significherebbe ritrovarsi in un passato che non esiste più. Dobbiamo invece gestire la riconversione con più investimenti e nuove competenze”.

Il segretario nazionale FiomSamuele Lodi, ha criticato le politiche europee e aziendali: “Parlare di automotive in Italia significa parlare di Stellantis, oggi ottavo produttore europeo, vent’anni fa il secondo. La transizione, così come voluta dall’Europa, è stata fatta contro i lavoratori. L’Ue non è stata coerente, ma la responsabilità del disinvestimento è del gruppo”.

Il segretario generale UilmRocco Palombella, ha parlato di un vero e proprio disastro industriale“La transizione ha generato panico. Gli autosaloni sono pieni di auto elettriche cinesi a partire da 5.000 euro, mentre una Fiat 500 ne costa 30.000. Gli incentivi non bastano se la gente non ha i soldi”. E ha lanciato un appello diretto: “Caro Filosa, anziché parlare al Governo, vieni a parlare negli stabilimenti, ai lavoratori, alle famiglie”.

Infine, il coordinatore nazionale FimStefano Boschini, ha criticato il piano Tavares: “Il piano di anticipare la transizione è fallito. Oggi la maggior parte degli stabilimenti sono fermi, tranne Pomigliano e Atessa. Il costo dell’energia ha bloccato anche la gigafactory di Termoli. Le batterie Stellantis le produce in Spagna”.

Calendario Val di Sangro Expò – Atessa, Piazza Abruzzo

Date: 18, 19, 20, 21 settembre 2025
Orari di apertura:

  • Giovedì 18 settembre: 15:00 – 21:00
  • Venerdì 19 settembre: 9:00 – 21:00
  • Sabato 20 settembre: 10:00 – 21:00
  • Domenica 21 settembre: 10:00 – 21:00

In programma: esposizioni, conferenze, workshop, incontri, networking, area food.