L’esecutivo municipale, nell’ultima seduta, ha ridiscusso gli interventi diretti dall’ingegnere Cantisani e deliberato per la definizione del “trasloco” del Cantiere “Ciarabellini” che ha già iniziato a fare le “valige” per spostarsi in un’area adiacente in modo da permettere l’allargamento della piccola via attualmente esistente e di rendere più fluido il traffico proveniente da Via Corsica e diretto sulla banchina di nord-est del porto o in centro. L’intervento della viabilità di collegamento tra la ex S.s. 16 al porto parte dal 1994 allorquando, sulla base delle indicazioni degli allora amministratori regionali, veniva approvato il Programma Operativo Plurifondo 1994/99 ed assegnava al Comune di Termoli la concessione per la realizzazione delle opere relativo al completamento del porto ed infrastrutture connesse.
La stessa Regione con altro provvedimento giuntale 2488 del 30/06/1997 designava come soggetto attuatore il Comune di Termoli. Unico compito rimasto in capo alla Provincia fu la redazione del progetto esecutivo a cura dei propri tecnici accettato dall’Amministrazione locale con delibera 255 del 12/10/1999 per l’importo complessivo di 5.681.025,89 euro di cui 4.393.915,17 per lavori a base d’asta. Da quegli anni l’opera è proseguita tra problemi di ogni tipo e rescissioni contrattuali fino ad oggi, ormai in dirittura d’arrivo. La variante, nel frattempo, già aperta al traffico ha avuto un ruolo determinante nel decongestionamento del traffico cittadino deviato verso il porto. Sempre l’esecutivo termolese, nell’ultima seduta, ha approvato l’avvio del procedimento di autotutela per quanto concerne la questione “acqua” tuttora aperta con Sigesa.
Il Sindaco, così come aveva annunciato, non ha intenzione di pagare la bolletta di circa 800 mila euro pregressa alla Sigesa, oggi Crea. “La Giunta prende atto del contenuto del lodo arbitrale del 2 marzo scorso e di autorizzare l’avvio del procedimento di autotutela _ si legge sulla delibera _ per la declaratoria di nullità e o annullamento in autotutela delle delibere giuntali approvate dall’allora esecutivo Montano nel maggio del 2002″.