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Analisi urbanistica, critiche al progetto comunale e proposte alternative: il documento ufficiale della Sinistra Italiana sollecita trasparenza e partecipazione pubblica.

Pozzo Dolce Termoli 2025
Pozzo Dolce – Termoli 2025

TERMOLI – i rappresentanti della Sinistra Italiana di Termoli hanno diffuso un comunicato stampa sulla rigenerazione urbana delle aree del Piano di Sant’Antonio e del Pozzo Dolce. Il documento analizza il contesto urbanistico del centro cittadino, critica le soluzioni progettuali proposte dalla Giunta e avanza proposte alternative, con un forte appello alla trasparenza amministrativa e al coinvolgimento democratico della cittadinanza.

Comunicato stampa sulla “Rigenerazione Urbana” del Piano di Sant’Antonio e del Pozzo Dolce

«1. Il contesto urbanistico del Centro di Termoli
La valutazione degli interventi da realizzare sul Piano di Sant’Antonio e sul Pozzo Dolce è necessariamente legata all’analisi del contesto urbanistico del Centro, cioè dell’area triangolare compresa tra la linea ferroviaria ed i due litorali, il cui disegno urbanistico è stato tracciato nella seconda metà del XIX secolo. La larghezza delle strade, anche delle principali, è commisurata alla Termoli dell’epoca: un piccolo paese (5.000 abitanti nel 1901), con edifici ad uno o due piani fuori terra. Tale impianto viario costituisce ormai un pesante vincolo alla circolazione stradale, il cui flusso principale è costretto in un circuito a senso unico. Alle carenze della rete stradale si sommano la penuria di parcheggi, incrementate negli ultimi decenni dalla selvaggia cementificazione anche nel cuore della città, e l’inefficienza del trasporto pubblico urbano. In questo contesto è indispensabile ed urgente definire un nuovo piano del traffico, della sosta e del trasporto pubblico urbano, che incrementi il ricorso ai mezzi pubblici, trasformi il Centro in una ZTL (zona a traffico limitato) con riduzione drastica dei flussi veicolari privati, realizzi nuove opportunità di sosta con parcheggi in aree adiacenti al Centro e parcheggi scambiatori periferici, collegati al Centro con navette.
Addirittura dal 2001 si parla di un parcheggio multipiano in Piazza Donatori di Sangue, riesumato dalla Giunta Roberti nel 2022, ma fino ad ora senza esiti concreti. Nell’ambito degli accordi con le ferrovie per il “nodo Termoli”, può essere realizzato un secondo multipiano lungo Viale Trieste, dove si trovano i binari 7 ed 8, dismessi da Rfi. In aggiunta si potrebbe realizzare un ulteriore multipiano dove sorge l’ex Nautico, qualora non si procedesse al recupero per usi pubblici dell’edificio ora abbandonato.

2. La “rigenerazione” del Piano di Sant’Antonio e del Pozzo Dolce
Secondo il progetto di fattibilità elaborato dagli uffici tecnici del Comune, sul Piano di Sant’Antonioverrebbe realizzato un parcheggio seminterrato, che dal lato mare arriverebbe a sporgere di due metri dal piano stradale, con un pesante impatto visivo e senza nesso con il contesto circostante. La copertura del parcheggio dovrebbe diventare – nelle parole del Sindaco – una “agorà” (una spianata), che «Potrà ospitare grandi eventi, con una capienza di circa 12mila persone in piedi.»
Per il Pozzo Dolce sarebbe previsto il ripristino dell’edificio in abbandono da 40 anni, che dovrebbe tornare alla funzione originaria di parcheggio multipiano. “Missione impossibile”, visto che quaranta anni fa l’edificio fu abbandonato dopo pochi anni dall’inaugurazione per gravi difetti di progettazione: eccessiva pendenza della rampa di accesso da Via Oliviero, spazi di manovra e di parcheggio angusti e piano terra a livello della falda freatica, che obbligava a mantenere continuamente in funzione delle pompe, per svuotare l’acqua che risaliva dal pavimento.

3. Le nostre proposte per il Piano di Sant’Antonio ed il Pozzo Dolce
Il Piano di Sant’Antonio è il punto più rappresentativo di Termoli, dopo il Paese Vecchio, ed è l’unico grande affaccio pubblico sul mare. Sulla piazza è stata realizzata nel 1869 la “Villa del Popolo”, ricca di alberature e di altro verde, demolita nel 1951, in occasione della costruzione del Municipio. La nostra proposta è di ricreare sul Piano di Sant’Antonio una nuova “Villa del Popolo”, oltre a rigenerare il verde lungo il costone, che ora sopravvive stentatamente. Ricreare insomma una vera area verde in un Centro che non ne ha nessuna, considerato che Piazza Monumento è più pavimentata che alberata e che anche il verde stradale è carente e maltenuto.
Quanto al Pozzo Dolce, si può pensare di realizzare un parcheggio multipiano, ma con una struttura nuova, non recuperando ma demolendo l’edificio esistente, strutturalmente irrecuperabile. Qualunque tentativo di recupero dell’attuale rudere equivarrebbe ad uno spreco di soldi pubblici.

4. Il ruolo dei cittadini, dei portatori di interessi e del Consiglio comunale
Cosa prevede il progetto, presentato da COGECO 2025, che il 25 giugno si è aggiudicato la gara e che è stato contrattualizzato entro il 30 giugno? A distanza di due mesi da tali atti formali, non è dato saperlo, non solo ai cittadini, ma neanche ai consiglieri comunali. Tutto si è giocato in segreto, nel cerchio ristretto della Giunta, tra l’altro con ritardi, incertezze e inadempimenti.
I ritardi nella messa a gara, nell’aggiudicazione e nella contrattualizzazione della “Rigenerazione Urbana” si sono tradotti in un procedimento “a tutta velocità”, esposto al fumus di vari profili di illegittimità ed a ricadute giudiziarie, in sede amministrativa, contabile e civile.
Rivolgiamo alla Giunta Balice il pressante invito a cambiare atteggiamento e comportamenti ed a dare piena pubblicità al progetto contrattualizzato; affinché possa essere valutato ed eventualmente corretto con varianti in corso d’opera, proposte dal Consiglio comunale, dai portatori di interessi e dal popolo sovrano, ricorrendo se opportuno allo strumento del referendum consultivo.»

Sinistra Italiana – Termoli