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I giallorossi dominano ma non concretizzano, pagando a caro prezzo un errore difensivo. Al triplice fischio finale, si registra l’ennesima sconfitta per il Termoli e la situazione in classifica diventa critica.

TERMOLI – Brutta sconfitta per il Termoli nell’incontro casalingo contro il Fossombrone. Per i giallorossi di Mosconi la faccenda si complica: dato il pericoloso scivolamento nella famigerata “zona rossa” dei play out. Il Termoli era consapevole che i Forsempronesi, in odore di play off, sarebbero stati un osso duro da rodere, ma era vitale portare nel sacco un risultato utile, per dare fiato e morale alla squadra.

Il mister Mosconi è ancora alle prese con infortuni e squalifiche che bersagliano la squadra. Dovrà fare a meno dell’infortunato capitan Sicignano, insieme all’espulso Oliviero, entrambi all’auspicabile rientro nella prossima partita. Ne avranno ancora per qualche settimana Magnani e Tracchia. Anche Galdo è out, colpito da una fastidiosa virosi stagionale. Per il resto, schiera dall’inizio la stessa formazione della partita contro l’Aquila. Riconferma il centrattacco con Traini e Zammarchi.

Il primo tempo, come spesso accade, vede un Termoli vivace e mobilissimo, che dopo qualche minuto prende il controllo della partita.La prima azione pericolosa è infatti dei giallorossi, dopo 10 minuti, con il mobilissimo Colarelli a servire Zammarchi, che trova un corridoio in area a destra e supera il portiere, ma la palla attraversa orizzontalmente tutto lo specchio della porta. Tuttavia, l’arbitro ferma il gioco per un off side. Dopo appena due minuti, è Mariani al cross sulla destra a servire Zammarchi in area, che propone un ghiotto assist di testa per ‘Ndao, quest’ultimo cade, lamentando un intervento falloso.
A quarto d’ora è ancora l’incontenibile Colarelli a spingere sulla fascia destra e servire un velenoso cross in area, che viene intercettato di testa da Zammarchi e diventa un assist per Ricci, che tira in porta, ma la sfera centrale, viene bloccata con sicurezza dal portiere marchigiano.

Per vedere un’azione pericolosa dei blucerchiati del Fossombrone, bisogna attendere ben oltre la mezz’ora, con il loro uomo più pericoloso, Kyeremateng, che sferra un insidioso diagonale alla porta di Palombo, di poco fuori misura e che fa correre un brivido ai giallorossi.

Al 35’ minuto forse la migliore occasione per il Termoli, con il fuoriclasse Keita che sulla fascia destra crossa basso, la palla attraversa tutta l’area e diventa un appetitoso assist per l’accorrente Ricci, che si ritrova praticamente al tiro sottoporta, purtroppo, lancia alle stelle la sfera che poteva rappresentare il vantaggio dei padroni di casa.

Si chiude così la prima frazione di gioco, con un Termoli abbastanza dominatore e dinamico in campo, ma che a fronte di tanto gioco, ha costruito poche occasioni concrete da gol.

La ripresa parte con ritmi di gioco meno elevati. I padroni di casa hanno corso e dato molto, ma non demordono e provano ancora a spingere in avanti. I marchigiani invece si compattano e giocano di rimessa. Intorno al 55’ minuto un guizzo di ‘Ndao, che si invola sulla fascia destra e si smarca abilmente, entra in area, quasi al primo palo, ma conclude malamente in una sorta di tiro cross, che viene bloccato dal portiere forsempronese.

In una ripresa, avara di emozioni, al quarto d’ora arriva il vantaggio dei marchigiani, su calcio di punizione a sinistra, alla tre quarti, diventa un micidiale cross dalla parte opposta, che trova Fraternali libero, questi sferra un potente diagonale, presumibilmente deviato da un difensore del Termoli, la palla si inarca e supera Palombo, Broso accorre e corregge in porta una palla già destinata ad entrare. I giocatori del Termoli protestano a lungo per un presunto fuorigioco, ma l’arbitro convalida e così il Fossombrone si porta in vantaggio per una rete a zero.

Come spesso accade, questi gol sono esiziali per la squadra giallorossa, che si spende tantissimo e poi fatica a ritrovare energie per il recupero. Mosconi corre ai ripari “rinfrescando” la squadra con una triplice sostituzione al 20’ minuto (in cui sostanzialmente non cambia il modulo della squadra). Fa il suo ingresso in campo anche uno degli ultimi arrivi, Marrone, che rileva Ferchici in una prestazione piuttosto opaca. Richiama in panchina anche gli attaccanti stremati Traini e Zammarchi e inserisce Della Pietra ed Esposito. Poco dopo rileverà anche ‘Ndao, mettendo Allegretti al suo posto.

Purtroppo per il Termoli, non accade più nulla di rilevante, non riuscirà ad impensierire la difesa marchigiana, che abilmente si compatta e non lascia troppi spazi. A cinque minuti dalla fine, i forsempronesi ricavano anche un’espulsione per doppia ammonizione di Camilloni.

Al triplice fischio finale, si registra l’ennesima sconfitta per il Termoli e la situazione in classifica diventa critica.

Cosa aggiungere, se non il fatto che il “nuovo corso” del Termoli evidenzi ancora una vistosa sofferenza tecnica nella squadra. I ragazzi lottano e corrono, danno tutto in campo, ma gli schemi, soprattutto nel reparto offensivo, restano infruttuosi e sterili. La classe di Keita e la mobilità di Colarelli e Zammarchi, restano sovente soffocate o isolate, si infrangono nei limiti di un reparto offensivo che non finalizza.

Infatti, come spesso accade, nel secondo tempo la squadra tende a a crollare, fisicamente e moralmente, in particolare se subisce la marcatura, dopo aver speso tanto. È un fatto fisiologico. Le squadre tecnicamente valide, invece, centellinano le energie in campo ed escono fuori in progressione e alla distanza.

Non nascondiamoci dietro un dito, occorrerebbero innesti qualitativi nel centroattacco, che svoltino la situazione. Il Termoli corre molto ma non segna, questo è un guaio, al quale se non si trova urgente riparo, bisognerà fare i conti con lo spettro della retrocessione. È pur vero che il mercato invernale riserva ben poco di utile e di sostanzioso, non è facile recuperare risorse valide. Tuttavia, ci sono ancora molte partite da disputare e sulla carta è ancora viva la possibilità di riprendersi.

La prossima trasferta contro il Roma City è un’altra durissima prova che attende i giallorossi di Mosconi, inutile dire che un risultato utile è da auspicarsi se si vuole continuare a sperare di permanere in serie D.