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La capolista Ostiamare vince di misura al Cannarsa: Termoli lotta, crea occasioni ma spreca troppo sotto porta.

TERMOLI – Partita che più di altre lascia un amaro sapore, poiché la capolista Ostiamare strappa una vittoria “corsara” al Cannarsa di Termolisenza aver brillato, avendo all’attivo un paio di tiri in porta. Questa è la dura legge del calcio, dove vince chi la mette nel sacco.
I giallorossi di mister D’Adderio sono scesi in campo concentrati e intraprendenti, senza alcun complesso d’inferiorità contro la corazzata laziale, pronti a giocarsela “faccia a faccia”.

Formazione tipo del Termoli, che vede il rientro in campo di Ceesay, scontato il turno di squalifica. In difesa posizionati il prezioso centrale Magnani, insieme a Biguzzi e Avolio, esterni Tracchia e Antonacci. Il reparto di centroattacco con Romano e Cancello. Dopo qualche minuto dall’avvio, è il Termoli ad avere la prima azione offensiva, da una lunghissima rimessa laterale di Biguzzi, è Romano a ritrovarsi in piena area, ma il suo diagonale senza mordente è facile preda del portiere dell’Ostiamare.

Non passano neppure 10 minuti che è l’Ostiamare ad andare in vantaggio, neanche a dirlo, su calcio d’angolo. La battuta di Ceccarelli pesca Vianni al primo palo, praticamente senza marcatura, che incorna la sfera e infila agevolmente Iannaccone.
L’Ostiamare realizza così quello che sarà il gol-partita dell’incontro.

Dobbiamo rimarcare la spiacevole circostanza di un Termoli che, purtroppo, non è nuovo a subire questo tipo di marcature da calci piazzati. Tuttavia, i giallorossi non si abbattono e reagiscono con carattere, tentando per tutta la partita di riequilibrare il passivo. Due girate di testa in area del “torreggiante” Magnani non inquadrano di un soffio la porta dell’Ostiamare. Una conclusione degli ospiti, con Ceccarelli dalla distanza, vola alta sulla traversa.

Poco dopo la mezz’ora, è Cancello a vanificare una nitida azione da gol. Bella triangolazione tra Romano e Cancello, quest’ultimo riceve l’assist in area e si ritrova lanciato verso la porta laziale, ma Piroli in scivolata gli soffia via la palla dai piedi, un attimo prima della battuta a rete.

Non hanno miglior fortuna un paio di conclusioni di Basualdo, intorno al 40’ minuto, la prima murata dalla difesa dell’Ostiamare e la seconda di testa, su cross di Mercuri, ma la sfera passa sopra la traversa. L’ultima occasione del primo tempo è ancora di Basualdo, su calcio di punizione da buona posizione, ma la battuta è davvero dimenticabile: la palla centralissima viene bloccata senza problemi dal portiere dell’Ostiamare.

La ripresa vede ancora un Termoli propositivo in campo, a caccia della marcatura. L’Ostiamare sembra invece voler amministrare il vantaggio, pungendo di rimessa. Tuttavia, senza impensierire troppo la difesa giallorossa. Una conclusione di Mercuri, su assist di Antonacci, vola alta sulla traversa dell’Ostiamare.

Al 60’ minuto l’occasione più appetitosa per il Termoli, con il rodato modulo della lunga rimessa di Biguzzi in area, Magnani fa da torre all’indietro per Romano che accorre e colpisce di testa, ma a portiere superato, la sfera “scheggia” il palo.A questo punto il mister giallorosso D’Adderio, come spesso accade, al quarto d’ora, rinfresca e ridefinisce la squadra con una girandola di cambi, richiama in panchina Romano, Ceesay, Basualdo, Antonacci e Avolio. Dentro Manara, Staffa, Thiane, Colarelli e Maggioli Clemente.

L’assetto in campo non cambia e il Termoli continua a spingere alla ricerca del gol fino al novantesimo, che purtroppo non arriverà. Da menzionare una buona occasione di Staffa, che riceve e tira dal limite, ma manca di misura lo specchio della porta, e poi una punizione in pieno recupero di Colarelli, che riceve la sfera quasi al limite dell’area, ma la spedisce altissima. Proteste vibranti da parte dei giocatori del Termoli per un presunto fallo in area su Staffa, ma il direttore di gara, il signor Barbetti di Arezzo, a due passi dall’azione, non concede.

L’unica occasione della ripresa, degna di menzione, per gli ospiti con Piroli, all’84’ minuto, in azione di rimessa, ma il portiere del Termoli si stende e para agevolmente in due tempi. Più di qualche rimpianto al triplice fischio finale per il Termoli, che ha giocato una partita davvero con il cuore e grande spirito di sacrificio. A ben vedere, la sconfitta sembra risultato davvero eccessivamente punitivo, almeno per quanto si è visto in campo.

L’Ostiamare, a parte il gol e qualche incursione senza esiti, non ha mai messo sotto la squadra di D’Adderio, anzi, l’iniziativa di gioco è stata in prevalenza proprio dei giallorossi. Grande limite è stato il non aver concretizzato le occasioni che si sono parate avanti.
La squadra gira bene in campo e produce gioco, ma la qualità talvolta difetta. Il tempismo e il cinismo di metterla dentro quando c’è l’occasione, dovrebbe essere il mantra, piuttosto che l’eccessiva fretta o la grossolanità che talvolta prevale in conclusioni che potrebbero fare la differenza nel risultato finale e premiare tanto impegno. Ad esempio, il Termoli ha avuto almeno 4 o 5 tiri piazzati dal limite dell’area dei laziali, che potevano avere sorte migliore invece di finire murati, in cielo o comodamente tra le mani del portiere.

Certamente, va sempre ricordato che abbiamo una squadra di promettenti e volenterosi ragazzi, che comunque lottano strenuamente in campo e si confrontano con rose ben più blasonate e dispendiose.

La prossima trasferta aquilana, che chiude il girone di andata, non sarà certamente una passeggiata, considerato pure la classifica stretta e “pericolante”, ma come abbiamo sempre ribadito, questo è un Termoli che può creare sorprese ovunque e contro chiunque.