Un’occasione persa per il Termoli, che poteva migliorare sensibilmente la propria situazione in classifica; il punticino conquistato non va disprezzato, ma non muove granché.
TERMOLI – Scontro casalingo insidioso per il Termoli, che scende in campo sotto un cielo plumbeo, colmo di buona volontà e votato al sacrificio. I ragazzi di Mosconi sono carichi e vogliono riscattarsi per cercare di tirarsi fuori dal pantano della zona rossa in classifica, ma sanno anche che i marchigiani del Castelfidardo saranno un osso duro da rodere.
In campo dal primo minuto, per il Termoli, l’attaccante Della Pietra insieme a Cancello, rientrato dal Fiorenzuola in forza ai giallorossi, a dar mano forte al reparto offensivo. Già a disposizione del mister in panchina il neoarrivato attaccante Volpe, ma deve purtroppo ancora fare a meno dell’infortunato esterno Zammarchi.
Il primo tempo parte con un certo equilibrio in campo, con le squadre che si studiano e cercano di non esporsi troppo, in particolare i marchigiani. Il primo tiro in porta per il Termoli arriva solo al quarto d’ora, con un’incornata di Della Pietra indirizzata sotto il sette, su cross del velocissimo Keita, ma la parabola è debole e il portiere marchigiano Munari blocca senza difficoltà.
Dopo appena un minuto, su punizione angolatissima dalla fascia sinistra, batte l’ottimo Colarelli che indirizza la sfera direttamente in porta, la parabola aggira il portiere, ma un difensore del Castelfidardo respinge la palla di testa, sulla linea, scongiurando la marcatura del Termoli.
Il Castelfidardo lascia avanzare il Termoli, cercando di contenerlo e giocando di rimessa. Al 24’ minuto la prima buona occasione per gli ospiti, con Braconi che cerca un varco dal limite dell’area giallorossa e prova la conclusione, insidiosissima, che lambisce il palo alla destra di Palombo. Dopo 10 minuti, è ancora il Castelfidardo a presentarsi al limite dell’area e Gambini smarcatosi sulla sinistra, sferra un potente diagonale, la leggera e provvidenziale deviazione di Hysaj in chiusura, fa arrivare la palla sulla parte superiore della traversa.
Ma la 42’ minuto, si sblocca la situazione e il Termoli passa in vantaggio. Dopo gli sviluppi di un corner, la palla ribattuta in area ritorna allo stesso Mariani che da sinistra tira una rasoiata in piena area, dove l’incontenibile Colarelli, è lesto a deviare in rete. Uno a zero per il Termoli ed esplode la gioia dei tifosi giallorossi e della curva Guida. Si va al riposo col vantaggio dei padroni di casa, tutto sommato, meritato.
La ripresa vede invece i marchigiani più reattivi, che tentano di spingere per riequilibrare la partita, ma il Termoli fa buona guardia.
Almeno, fino al 67’ minuto, quando dopo un avventuroso salvataggio di Hysaj, sotto la porta di Palumbo, che intercetta e manda fuori un pericoloso cross di Nanapere. Nel conseguente calcio d’angolo, arriva però beffardo il pareggio del Castelfidardo, ad opera di Vecchio, che recupera un assist di testa in mezzo all’area del Termoli. Purtroppo, non è la prima volta che la compagina giallorossa resta imbambolata su palle di questo genere in area, dove l’attaccante avversario si trova inspiegabilmente smarcato.
Il Termoli accusa il colpo, tuttavia tenta di riportarsi avanti. Ci prova Colarelli, alla mezz’ora della ripresa, con un fendente in area che esce di poco a lato. Lo stesso Colarelli, tra i migliori in campo, è costretto, dopo qualche minuto, a lasciare in barella il quadrato di gioco per una brutta distorsione al ginocchio. Sperando notizie confortanti in merito, facciamo i migliori auguri per un rapidissimo rientro al giovane e promettente calciatore di Pizzoferrato, che sul campo e a suon di gol, si è guadagnato un ruolo di tutto rilievo e sempre in crescita.
Mosconi mette dentro due attaccanti Volpe e Traini, richiamando Della Pietra e Cancello, il modulo resta sempre lo stesso.
Purtroppo, non ci sarà modo di recuperare e al triplice fischio dell’eccellente direttore di gara Iheukwumere, il risultato si fisserà sull’uno a uno.
Un’occasione persa per il Termoli, che poteva migliorare sensibilmente la propria situazione in classifica; il punticino conquistato non va disprezzato, ma non muove granché. Occorrono vittorie se si vuole risalire la china e permanere nella categoria.
La prossima trasferta contro l’Avezzano, senza voler drammatizzare, ha già il sapore della sfida-salvezza. Ogni partita ormai deve produrre punti utili, da strappare con le unghie e con i denti. Nulla è ancora perduto per il Termoli, ma ci sarà da soffrire e da lottare.