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Questa è una chiara dimostrazione del fatto che NON occorre violentare il centro cittadino con opere inutili per consentire un libero passeggio, ma è sufficiente adottare soluzioni efficaci e fattibili, tenuto conto anche del fatto che è stata chiusa tutta l’area portuale.
L’altra nota positiva è stata quella di affidare l’organizzazione della festa patronale all’associazione San Basso 7.0, resasi necessaria dopo i limiti organizzativi dimostrati negli anni precedenti.
A differenza degli anni scorsi però, gli spettacoli musicali sono stati dichiarati eventi a “RISCHIO”, tant’è che l’area dove si sono svolti è stata delimitata con transenne e con la predisposizione di solo due varchi, uno di entrata e l’altro d’uscita. In quello di entrata vi era anche personale preposto al controllo di borse e zainetti. Fin qui tutto bene, considerato i fatti recenti di cronaca.
Ma una volta entrati nell’area a “RISCHIO” mi sono chiesto: chi è il responsabile della gestione emergenza in caso di evacuazione? Chi ha predisposto la cartellonistica? In caso di evacuazione, invece di uscire dall’area a “RISCHIO” e raggiungere un’ area sicura, perché la cartellonistica indica come punto di raccolta (area sicura) la zona adiacente il palco, ossia la zona più a “RISCHIO”?
Domande a cui la Commissione Pubblico Spettacolo Comunale dovrebbe dare delle risposte…
Ciro Stoico
