L'antica Torre del Meridiano in via Rio Vivo (foto myNews.iT)TERMOLI – L’antica Torretta del meridiano di Termoli affogata nel cemento, stretta tra due palazzi che poggiano sulle pregiate mura, tanto da far nascere sospetti sul rilascio delle concessioni edilizie e delle autorizzazioni a costruire. Come è stato possibile realizzare gli edifici residenziali con le mura praticamente attaccate sull’antico monumento? In alcuni punti i palazzi toccano il monumento. E se per altre costruzioni antiche della città è rigorosamente vietato poter anche sfiorare con qualsiasi tipo di struttura persino mobile le torri, non si capisce come mai per quella del Meridiano di Rio-Vivo non siano scattati gli stessi divieti. Gli interrogativi, uniti ad alcune segnalazioni, sono approdati all’attenzione della Guardia di Finanza che ora indaga sul «maltrattamento» subìto dalla torre saracena.

I finanzieri, secondo testimonianze raccolte, hanno già avviato verifiche documentali per capire come sia stato possibile soffocare di cemento l’antico presidio di difesa della città, e come se nulla fosse, in perfetto silenzio. La sua posizione, fino a qualche tempo addietro, era considerata a dir poco strategica. È, infatti, situata a circa 250 metri dal mare e si caratterizza, a differenza delle altre edificazioni costiere della zona per una particolarità: la forma circolare e non quadrata. La denominazione, poi, di Torretta del Meridiano è da ricondurre all’ubicazione delle sue mura. Anticamente era considerato il punto d’incrocio tra il 42º parallelo Nord e il 15 °meridiano Est. Lo scopo per il quale fu costruita, era l’avvistamento delle flotte Saracene che, in Molise, come in altre regioni bagnate dall’Adriatico, erano solite compiere incursioni nelle città costiere. La storia di Termoli è piena di episodi collegati agli attacchi provenienti dal mare.

Dunque, l’insediamento, rappresenta sicuramente una testimonianza importante del passato, eppure è completamente abbandonato a se stesso, in disuso, intrappolato tra palazzi di più o meno recente costruzione, e, purtroppo, quasi completamente sottratta alla vista dei passanti, residenti e turisti. Uno quello perpetrato ai danni della torretta che grida giustizia. Le Fiamme Gialle di Termoli hanno intenzione di andare fino in fondo alla storia e avrebbero già messo insieme una nutrita documentazione. Non si escludono, a questo punto, risvolti anche eclatanti della vicenda.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa