CAMPOBASSO _ “Garantire trasparenza amministrativa, corretta e tempestiva comunicazione ai cittadini e ottimizzare la produttività del lavoro pubblico sono alcuni degli obiettivi prioritari che questa Amministrazione provinciale intende perseguire“. Sono proprio queste le direttrici che Nicola D’Ascanio, presidente della Provincia di Campobasso, primo Ente in Molise ad approvare il Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, ha inteso percorrere con l’adozione concreta del decreto legislativo numero 150 del 27 ottobre 2009 riguardante l’Attuazione della legge 4 marzo 2009, numero 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Il Piano triennale, approvato il 14 dicembre dalla Giunta provinciale di via Roma, si concentra su una corposa normativa che tende a migliorare la qualità dei servizi offerti e ad accrescere le competenze professionali dei dipendenti attraverso la valorizzazione del merito.

Da oggi, quindi, la Provincia di Campobasso pone con forte determinazione le basi certe e concrete per garantire l’accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sul sito web istituzionale, di ogni informazione concernente l’organizzazione dell’Ente, l’andamento gestionale e l’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali e dei risultati dell’attività di misurazione e valutazione. Il Piano adottato dalla Provincia di Campobasso si sofferma in maniera attenta e concreta su alcuni rilevanti aspetti della vita della Pubblica Amministrazione che necessariamente hanno ricadute sulla quotidianità dei cittadini che si rivolgono in maniera diretta oppure indiretta all’Ente. Nel dettaglio, quindi, il Piano affronta in maniera risolutiva alcuni importanti temi che da sempre sono al centro dell’attenzione politica e che, di fatto, non sono stati mai affrontati dalle Amministrazioni posto che la Provincia di Campobasso risulta essere il primo Ente in Molise a dotarsi e quindi a “conformarsi” a tale normativa. Intanto la questione sempre annosa del lavoro pubblico: il Molise conta un numero elevatissimo di dipendenti statali. Quasi un migliaio a fronte di una popolazione rapportabile a quella di un quartiere della capitale.

Un tema rilevante ed estremamente complesso che si caratterizza attualmente per numerosi aspetti critici che richiedono l’adozione di due “parole d’ordine” recepite, senza fraintendimenti, dall’Amministrazione provinciale guidata da Nicola D’Ascanio: innovazione e cambiamento. E così, a cascata, il tema si ripercuote sul governo delle dinamiche contributive, sui rapporti tra dirigenza e organi politici, sui meccanismi di conferimento degli incarichi, sulla mobilità interna, sulla formazione, sullo sviluppo e sulla cultura della valutazione. Per questi motivazioni, a cominciare dal decreto legislativo 29 del 1993 passando per le riforme della Bassanini e le novità introdotte con la legge 133 del 2008 per arrivare alla legge 4 marzo del 2009 numero 15, è individuabile un solo “tratto” comune: l’urgenza evidente di riformare la pubblica amministrazione.

L’intento è quindi quello di portare a termine in maniera concreta un processo iniziato venti anni fa e che oggi ha due evidenze innegabili: lo stato della finanza pubblica e le esigenze correlate della riduzione e di un migliore governo della spesa. Questi i principi ispiratori della norma, questi i pilastri del Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità approvato il 14 dicembre scorso dalla Giunta Provinciale di Campobasso. Molti i nodi affrontati in maniera radicale e decisa dall’Esecutivo di via Roma che ha fissato, nel Piano Triennale, la metodologia e le pratiche risolutorie per i tempi di esecuzione delle opere pubbliche, definendo in questo modo un percorso amministrativo tale da garantire – con certezza – cittadini, aziende, professionisti e lavoratori.

Un tema questo da sempre al centro dell’attenzione e che in questi ultimi anni – a causa della crisi economica i cui esiti sono ancora in corso – ha visto il fallimento di imprese di ogni dimensione con la conseguente perdita di posti di lavoro. La certezza cadenzata dalla Provincia di Campobasso in merito ai tempi dettati in relazione agli appalti pubblici fornisce una garanzia anche e soprattutto per i cittadini che attraverso questa operazione trasparenza potranno effettivamente valutare anche la programmazione infrastrutturale e la tempistica per la sua realizzazione e di conseguenza la realizzazione dei punti programmatici dell’azione politica messa in campo dall’Amministrazione, Nel Piano triennale, inoltre, è stato affrontato anche l’argomento relativo ai costi della politica attraverso l’inventario del parco auto della Provincia e soprattutto contestualizzando la necessità di tagliare spese superflue con la successiva analisi dei costi. Nello stesso ambito deve essere letto anche lo studio dettagliato dei costi che gravano sull’Ente in merito ai fitti passivi di immobili, i costi indiretti derivanti dal personale e dagli organi politici, quelli diretti derivanti dagli oneri derivanti dal personale compresi i compensi per consulenze e incarichi esterni svolti nell’orario di lavoro.

Nel Piano triennale, inoltre, viene affrontato con rigore anche il tema della macchina amministrativa: i tempi medi di conclusione dei procedimenti standard, argomento questo che ha dirette ricadute sui cittadini/utenti dell’Ente Provincia. Strettamente correlato a questo impegno, deve essere letta anche la necessità di definire costi, risultati e impatto delle azioni, dei progetti e delle iniziative attivate dall’Ente o di cui lo stesso è parte. Si tratta, quindi, come ha sottolineato il presidente della Provincia di Campobasso, Nicola D’Ascanio, di un “passo concreto e impegnativo nella direzione della cultura dei diritti, perché la Pubblica Amministrazione sia davvero più vicina e più accessibile ai cittadini e costituisca la chiave di volta per rendere più competitivo il territorio, al fine di attrarre risorse per gli investimenti e progetti per un sano sviluppo”.

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