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Motovedetta Capitaneria
TERMOLI _ Proseguono i controlli della Capitaneria di Porto di Termoli per il rispetto della normativa in materia di pesca e tutela del consumatore. Nell’ultima settimana l’attività degli uomini della Guardia costiera ha interessato un fenomeno che con una certa frequenza sta interessando l’area marittima di giurisdizione che si estende dal Fosso Formale del Molino di San Salvo incluso alla foce del Fiume Saccione, legato allo sconfinamento di pescherecci dediti alla pesca di molluschi bivalvi “vongolare” in zona non consentita.

Grazie ad una incisiva attività di intelligence preliminare i militari della Guardia costiera sono riusciti ad ottenere informazioni circa le abitudini e gli orari in cui venivano effettuate le “sortite” da parte delle unità da pesca poi verbalizzate e sugli stratagemmi adottati dai vongolari per evitare l’intercettazione da parte dei mezzi nautici della Capitaneria di Porto di Termoli. Con una operazione terra-mare sono stati sorpresi tre motopescherecci inscritti a Lesina intenti alla pesca di molluschi bivalvi nelle acque antistanti il Comune di Campomarino.

Agli stessi è stata contestata la violazione delle pesca in zona vietata elevando le previste sanzioni amministrative pecuniarie per l’ammontare di 6 mila euro ed il sequestro delle draghe idrauliche a tal scopo utilizzate. I controlli sono proseguiti l’8 maggio in porto dove un privato intento alla vendita di 8 sacchi da 9 chili ciascuno di cozze senza il documento di accompagnamento e relativo bollo sanitario. Da tale controllo si è risaliti al peschereccio che aveva immesso in commercio tali prodotti multato per 4 mila euro.

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