Quando la donna, comprensibilmente vista l’età, si è distratta per recuperare il denaro che poi gli ha elargito, l’uomo è riuscito anche a rovistare nell’abitazione sino a trovare un’altra consistente somma (circa 2500 euro ulteriori). Terminate le finte misurazioni, il partenopeo si è allontanato a bordo di un’utilitaria di piccola cilindrata (una FIAT Panda). Realizzato solo più tardi quanto era accaduto, la donna ha chiesto aiuto: i vicini di lei, anche grazie ai frequenti allertamenti forniti sul particolare argomento dai Carabinieri della Stazione di Lucito, competente per quel territorio, hanno subito chiamato i militari, fornendo sommarie indicazioni del soggetto e del mezzo con cui si stava allontanando.
Il tempestivo intervento del personale di quella Stazione ha immediatamente consentito l’individuazione dell’autore dell’asportazione che, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso dell’intera somma. Una volta contattata la vittima, si è proceduto alla riconsegna del denaro ed alla ricezione della sua denuncia; l’uomo, invece, è stato condotto presso il carcere di Campobasso. Questa mattina ha avuto luogo la convalida del suo arresto presso il Tribunale del capoluogo molisano: l’uomo è stato condannato ad otto mesi di reclusione, con pena sospesa.
Il buon esito dell’attività, atta al contrasto di una tipologia di reato particolarmente odiosa poiché rivolta a persone appartenenti ad una delle c.d. “fasce deboli”, è stato garantito dalla fluida collaborazione realizzata tra l’Arma ed i cittadini del posto, spesso sensibilizzati, nel corso dei servizi che l’Arma dispiega quotidianamente, proprio ad attivare immediatamente il pronto intervento per segnalare la presenza di elementi sospetti, come è stato per il soggetto ieri arrestato.