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TERMOLI – Terzo caso sospetto a Termoli di una ipotetica correlazione tra l’insorgenza di una grave patologia e il vaccino antinfluenzale. Pratogonista dell’episodio, un sessantenne di Termoli, titolare di un esercizio commerciale della città. L’uomo si è recato nei giorni scorsi dal suo medico di base a causa di un leggero problema di asma sottoponendosi alla somministrazione del vaccino antinfluenzale. Il farmaco che gli è stato effettuato è quello Fluad della Novartis. Il mattino successivo, a causa di un dolore ai denti, ha ingerito un antidolorifico. Nell’arco di pochi minuti è stato colto da schoc anafilattico. I dipendenti dell’attività hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza ma l’unica disponibile sarebbe dovuta giungere da Santacroce di Magliano. A quel punto i suoi collaboratori, pensando al peggio, lo hanno accompagnato in auto in ospedale e durante il tragitto l’uomo ha perso i sensi, ormai in uno stato gravissimo.
Al suo arrivo al pronto soccorso, il commerciante è stato immediatamente trattato e trasferito nel centro di rianimazione dove è stato 8 ore prima del risveglio.
“Quando mi sono svegliato – ha raccontato l’uomo -, ho ricordato tutto quello che è accaduto. Mi sono salvato grazie alle ottime cure degli operatori sanitari del pronto soccorso/medicina d’urgenza e della Rianimazione. A loro va il mio elogio più sincero. Senza le tempestive cure a cui sono stato sottoposto, oggi non sarei qui a raccontare quello che mi è accaduto. Nei prossimi giorni mi sottoporrò ad accertamenti allergici per capire meglio cosa sia accaduto”.