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Colarelli, candidato consigliere di Fratelli d’Italia al comune di Termoli: “Voglio una città vivibile e sostenibile per le future generazioni.”

Vittorio-Colarelli

TERMOLI – Vittorio Colarelli, un grafico di 36 anni, ha deciso di candidarsi come consigliere alle prossime elezioni comunali di Termoli con la lista Fratelli d’Italia, a sostegno del candidato sindaco Nicola Balice.

Ma cosa spinge un giovane della nostra città a entrare in politica e a metterci la faccia?

“Eh, io faccio la controdomanda: e perché no?” esordisce Colarelli. “Io penso che i giovani, anche più giovani di me, si devono appassionare della politica, si devono appassionare della propria città perché sono il futuro, siamo il futuro. Ora spero di essere il presente e credo che ci serva la passione politica nelle nuove generazioni perché stanno perdendo la rotta. Perdere la rotta vuol dire un futuro senza idee, senza ideali e senza rispetto per la terra in cui sono nati”.

Ma come immagina Termoli e cosa vuole fare per questa città?

“La mia candidatura è spinta dall’amore verso la città, dalle mie radici. Io voglio una Termoli dove i miei figli possano crescere serenamente, senza problemi di sicurezza, senza problemi ambientali… una Termoli vivibile, con servizi che funzionino, sostenibile e soprattutto viva. Quello è il mio sogno, che comunque sta andando verso la realizzazione grazie a questa amministrazione”.

Colarelli ha anche dei progetti specifici su cui intende lavorare: “Sì, assolutamente. Innanzitutto bisogna controllare la viabilità, il decoro urbano, il verde. Ci sono molti esempi, anche molto vicini a noi, che bisogna valorizzare e mantenere. Fare in modo che l’ospedale si salvi, si potenzi, che una persona che non sta bene si possa curare. Fare un registro oncologico, credo che per Termoli sia fondamentale. E renderlo, ripeto, sostenibile e aperto a tutti. I parcheggi sono anch’essi fondamentali perché bisogna accogliere. Bisogna capire che ormai, nel post-covid, ci siamo ritrovati con un turismo di massa per cui non eravamo ancora pronti. Dobbiamo essere pronti nel breve tempo possibile, facendo parcheggi e alberghi”.

Molti giovani della sua età, raggiunta la laurea o una certa maturazione professionale, tendono a lasciare la regione. Colarelli ha scelto diversamente.

“Sì, sembra assurdo. Io credo che molti giovani lo facciano anche per moda. Le occasioni lavorative ci sono già oggi. Basta vedere qualsiasi struttura ricettiva che cerca forze giovani. L’ospedale ha bisogno di forze giovani, le fabbriche hanno bisogno di soggetti che possono lavorare. Io non ho mai avuto problemi nel cercare e trovare lavoro a Termoli e in Molise, quindi non vedo perché debbano andarsene. Certo, bisogna incentivarli al lavoro, fare in modo che i ragazzi che sono usciti ritornino, e fare in modo che i nuovi ragazzi che si affacciano al lavoro siano preparati e accontentati nel lavoro”.

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