CAMPOBASSO _ L’Associazione Sociale e Culturale Padre “Giuseppe Tedeschi” Onlus esprime solidarietà a Norbert Ferencz, assistente sociale ungherese ingiustamente condannato per aver difeso i senza fissa dimora e i poveri nel suo paese. L’amore e la dedizione per la sua professione lo hanno spinto a scendere in campo contro una legge introdotta in Ungheria che persegue legalmente i senzatetto. I principi contenuti nel Codice Deontologico dell’Assistente Sociale richiamano la centralità della persona, il rispetto dei diritti universalmente riconosciuti mettendosi al servizio delle persone, delle famiglie e delle aggregazioni sociali per contribuire al loro sviluppo.

L’Assistente Sociale svolge il proprio lavoro senza discriminazioni di età, di sesso, si stato civile, di etnia, di nazionalità, di religione, di condizione sociale, di ideologia politica etc.”, questo è ciò che Norbert Ferencz ha fatto con i poveri e le persone sole, ha offerto loro aiuto e tutela sociale, impegnandosi attivamente contro le ingiustizie sociali. Con il suo impegno e la sua professionalità, ha cercato di difendere i più deboli e di “facilitare il cambiamento attraverso la sua attività e posizione professionale”, ma è stato condannato a tre anni di carcere per “istigazione”. La professionalità e le competenze di Norbert Ferencz non possono essere ignorate dalle autorità locali ungheresi e con la presente nota sollecitiamo sommessamente nel nome del salesiano a cui è intitolata la nostra associazione, Padre Giuseppe Tedeschi, la riconsiderazione della vicenda che ha portato alla condanna di un uomo innocente.

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