SAN DOMINO – Ieri mattina è stata portata a termine l’imponente azione della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Termoli che ha posto sotto sequestro oltre 100 gavitelli abusivi posizionati su due specchi d’acqua per una superficie di circa 57.000 m2 e con 22 persone indagate. Le indagini sono state coordinate dal PM Laura GUIDOTTI deila Procura della Repubblica di Foggia per circa 2 anni. L’attività investigativa ha portato non solo ad identificare gli autori dei reati ma ha portato alla luce in alcuni casi anche il fenomeno deN’affitto “in nero” dei gavitelli abusivi a danno dei diportisti frequentatori dell’isola. Numerosi sono stati gli esposti e articoli di stampa di ignari diportisti che si lamentavano della pressante richiesta di denaro da parte di abusivi.
Il GIP di Foggia Dott.ssa Elena CAROSILLO, su richiesta del PM Dott.ssa Laura GUIDOTTI, ha disposto il sequestro penale dei gavitelli galleggianti e corpi morti posizionati nello specchio acqueo tra l’isola di San Nicola e lo scoglio del Cretaccio e quello di fronte alla cala delle arene nell’isola di San Domino perché in assenza di titolo concessorio o autorizzazione. L’operazione è partita all’alba di ieri con l’impiego di due mezzi nautici della Capitaneria di Porto di Termoli supportati dal personale della Delegazione di spiaggia delle Isole Tremiti. In tutto sono stati impiegati circa 20 uomini. Le operazioni hanno riguardato l’apposizione di sigilli e di appositi cartelli monitori riportanti, oltre agli estremi del processo verbale di sequestro, l’esplicito divieto di ormeggio.
L’esigenza cautelare è stata necessaria perché oltre a mancare dei previsti atti autorizzativi i gavitelli costituiscono una pericolosità per l’assenza di idonee segnalazioni. Non si tratta di attività occasionale perchè perpetrata nel tempo e si è reso necessario il sequestro per evitare la reiterazione delle infrazioni incontrate che rappresentano un serio pericolo per la sicurezza del luogo e la tutela e salvaguardia del territorio. Le Isole Tremiti sono sottoposte tra l’altro ai vincoli ambientali sia da parte della Sovraintendenza ai Beni Culturali che dall’Area Marina Protetta. La Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Termoli già da tempo aveva segnalato sia al Comune delle isole Tremiti sia alla Regione Puglia, oltreché all’ente gestore dell’area marina protetta, la presenza degli abusi auspicando la regolarizzazione degli stessi attraverso i tipici atti gestori del demanio demandati al Comune delle Isole Tremiti ai sensi della Legge Regionale n. 17/06.
Purtroppo la mancata predisposizione del piano comunale delle coste ha inibito il Sindaco a rilasciare le necessarie concessioni demaniali e il conseguente introito da parte dello Stato del canone demaniale. Tuttavia il comandante della Capitaneria di porto di Termoli Claudio MANGANIELLO già il 10 maggio aveva indetto per il giorno 29 maggio una conferenza di servizi per valutare gli atti predisposti dal Comune delle Isole Tremiti per ottenere la consegna degli specchi acquei secondo l’onerosa procedura prevista dal Codice della navigazione stante la temporaneità deH’utilizzo e il pubblico uso marittimo. L’esito della riunione ha evidenziato ancora una lacuna nella documentazione presentata dal Comune ed è stato dato il termine di 60 giorni per l’integrazione essendo necessario il vincolo al rispetto delle norme di tutela ambientale e della sicurezza della navigazione.
Infine il Comandante della Capitaneria di Porto di Termoli Claudio MANGANIELLO ha emesso apposita ordinanza di divieto di ormeggio negli specchi acquei oggetto degli abusi precisando che i contravventori saranno denunciati all’Autorità Giudiziaria non solo per abusivismo demaniale ma anche per violazione di sigilli.