TERMOLI – “Assolti perchè il fatto non sussiste”. Si conclude con un’assoluzione per i 6 imputati, il lungo processo sulla costruzione della centrale turbogas nel Nucleo industriale Valle Biferno della città. Oggi pomeriggio, intorno alle 18, il Presidente del collegio dei giudici, Aldo Aceto, dopo un’ora e mezzo circa di camera di consiglio, ha letto la sentenza. Per tutti i legali ed imputati presenti tra cui Remo Di Giandomenico, ex sindaco di Termoli, c’è stato un sospiro di sollievo.
L’udienza di oggi, iniziata nel primo pomeriggio, è stata caratterizzata dalle repliche dei difensori di Di Giandomenico e Orlandi, amministratore di Energia, la società che ha realizzato la turbogas. A Di Giandomenico e Orlandi, per la sola accusa di corruzione, è stata applicata la prescrizione. Il Pm, in una precedente udienza, aveva chiesto la condanna di tutti e 6 gli imputati: 2 anni e 2 mesi per l’ex Sindaco Di Giandomenico, 1 anno e 4 mesi per Massimo Orlandi, manager di Energia, 2 anni per l’ex assessore regionale alla programmazione e bilancio Gianfranco Vitagliano, 1 anno e 6 mesi per l’ex sindaco di Portocannone Domenico Rispoli accusato di corruzione e concussione per la richiesta di sponsorizzazione a Sorgenia della squadra di calcio del paese.
Tra gli altri imputati di cui è stata chiesta la condanna ad 1 anno e 6 mesi sempre per la richiesta di sponsorizzazioni delle quadre di calcio dei rispettivi paesi, spiccano Antonio Tomei ex consigliere comunale di Guglionesi e Pino Gallo ex consigliere regionale e politico di Portocannone. La difesa, invece, nella scorsa udienza di maggio, ha chiesto l’assoluzione degli imputati e l’inutilizzabilità delle prove acquisite con la rogatoria in Francia riferite alla figlia di Di Giandomenico. Oggi il collegio giudicante, dopo aver ascoltato le ultime “arringhe” del pool difensivo, ha deciso per l’assoluzione degli imputati e l’applicazione della prescrizione per il reato di corruzione.