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Remo Di Giandomenico
LARINO – Remo Di Giandomenico, ex sindaco di Termoli, nell’udienza conclusiva del processo sulla turbogas di Termoli, è sceso in campo in prima persona. Oggi pomeriggio era presente in aula e, nel corso dell’udienza, prima della camera di consiglio, ha parlato direttamente ai giudici leggendo un documento di tre pagine. La sua arringa è stata ascoltata con attenzione. Questo il suo intervento in forma integrale:

“Sig.Presidente, ho ritenuto mio dovere imprescindibile tornare in questa aula per ribadire con forza e determinazione ciò che ho già qui dichiarato: non ho mai chiesto un centesimo per me e i miei familiari né a Energia, né a chicchessia durante la mia attività istituzionale. Mia figlia ha frequentato l’università di Milano e ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Parigi come studentessa ed è stata sempre supportata economicamente dalla famiglia. Non ha mai usufruito di borse di studio né di finanziamenti generici, se non quelli di mamma e papà.

Faccio solo rilevare come il dottorato di ricerca svolto da mia figlia era relativo alla chimica, e non mi risulta che Energia abbia fatto mai ricerche sulle proprietà chimiche del protoactinio in presenza di ioni solfati per cui comunque esulava dalla possibilità di finanziare borse di studio per ricerche non inerenti alla propria attività industriale. Inoltre la lettera di cui parla il PM ha un indirizzo che non corrispondeva all’abitazione di Parigi di mia figlia. Inoltre ancora ogni anno all’Università Parigina bisognava chiedere la reiscrizione che veniva concessa solo nel rispetto del piano di studi e con il parere favorevole del direttore di tesi che doveva verificare il progresso nella ricerca: quindi ogni anno vi sarebbe dovuto essere una conferma della ipotetica borsa di studio o finanziamento,con ulteriore lettera. Inoltre ancora nella tesi che ogni dottorando presenta è d’obbligo ringraziare tutti quelli che hanno contribuito alla riuscita degli studi. Ebbene mia figlia ringrazia tutti,ma non esiste il vocabolo “Energia”.

Infine una studentessa che si è dottorata con lode nella più famosa Università di Francia dedicata ai coniugi Curie avrebbe potuto partecipare degnamente ad ogni bando di borsa di studio.

Ma io vengo accusato di aver manipolato una mozione di comitati civici per non chiudere la centrale turbogas in costruzione. Anche su questo argomento con molta pacatezza,ma con altrettanta determinazione desidero fare alcune precisazioni. Per la normativa vigente nessun comitato civico e nessun cittadino può proporre direttamente al Consiglio Comunale mozioni o odg ,al di fuori dei consiglieri comunali: infatti non risulta nessuna mozione di comitati civici presentata al Consiglio comunale di Termoli. Gli odg o le mozioni vanno presentate dai Consiglieri Comunali al Presidente del Consiglio Comunale che le iscrive nei lavori del Consiglio e non passano per il Sindaco,né il Sindaco le può modificare.

Vero è che l’associazione denominata comitati civici mi inviò una nota di preoccupazione sulla centrale turbogas ,per cui interessai immediatamente il Ministro dell’ambiente che puntualmente mi rispose.

Vero è che altre posizioni mi furono prospettate,come la ricerca condotta dallo studio Monti. Sulla vicenda e sull’interesse sollevato, il Presidente del Consiglio decise di tenere un Consiglio Comunale e di farlo svolgere nel Palazzetto dello Sport per dare modo a tutti i cittadini interessati di presenziare. Nel Consiglio comunale fu iscritto un ordine del giorno sulla vicenda turbogas presentato e firmato da tutti i capigruppo consiliari sia di maggioranza che di opposizione , che fu portato in votazione e votato così come sottoscritto. In base a quell’ odg mi attivai ulteriormente presso i competenti Ministeri e conclusi un protocollo di intesa per il monitoraggio ambientale della intera area territoriale. Inoltre rivisitai l’istituto della compensazione, non attivato dalla Regione ma dall’amministrazione precedente alla mia, per cui Energia si impegnò a realizzare opere pubbliche per 4 milioni di euro oltre a fornire energia elettrica ai cittadini a prezzo industriale con possibilità di risparmio sulla bolletta di circa il 20% : tutto questo al posto di un progetto di illuminazione del Borgo Antico di Termoli. L’amministrazione successiva alla mia preferì farsi versare nelle casse i 4 milioni di euro,e così avvenne.

Per chiarezza devo dire che la localizzazione e i provvedimenti ministeriali di compatibilità ambientale sono stati assunti quando personalmente non ero Sindaco di Termoli e che l’autorizzazione ministeriale sostituisce autorizzazioni,concessioni ed atti di assenso comunque denominati previsti dalle norme vigenti anche in materia ambientale Ho sempre dichiarato pubblicamente e in quel Consiglio Comunale che, nel momento in cui gli organi competenti mi avessero chiesto di emettere ordinanza a tutela della salute pubblica come Autorità Sanitaria,lo avrei fatto immediatamente , così come fatto per altre industrie o attività varie.

Faccio solo notare che l’ultimo ricorso per revocazione presentato dalla Provincia di Campobasso nel 2006, tra tutti gli elementi addotti non cita niente che potesse essere attribuito al Sindaco di Termoli né a poteri sindacali di revoca di autorizzazioni ministeriali, che ovviamente non esistono.

Non ho mai costretto nessuno a fare sponsorizzazioni sportive o culturali, assunzioni di personale e di familiari. Le segnalazioni fatte avevano l’unico scopo di far prendere in considerazione e in piena autonomia decisionale curricula di giovani in cerca di occupazione. Sponsorizzazioni per lo sport o per eventi culturali sono state effettuate da molteplici aziende dell’area industriale e ancora oggi,nonostante la crisi economica, c’è chi sponsorizza calcio,sport in genere e attività culturali.

Se c’è stata una costante nella mia azione amministrativa è stata sempre quella di difendere il territorio e di dire a tutti,anche ad Energia, di tenere in considerazione le esigenze dei lavoratori del territorio e contribuire alla crescita culturale e sociale della zona. Ho sempre detto con forza che bisognava sempre tenere presente l’occupazione nei territori dove avvenivano gli insediamenti e ho sempre ritenuto che bisognava aumentare costantemente le offerte di lavoro ed ho sempre lavorato in questa direzione.

Sig. Presidente, capisco che è molto più facile difendersi da ciò che si fa,piuttosto da ciò che non si fa,perché quando non si fa non si sa mai da cosa difendersi. La ringrazio per avermi ascoltato”.

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4 Commenti

  1. Finalmente comincia a venir fuori la verita. Mi space solo che il popolo e stato ingannato da quelli che prima hanno voluto la turbo gas di del piddino de benedetto e poi hanno fatto finta di manifestare contro……meditate gente…..

  2. quello che è accaduto dal 2003 fino a qualche anno fa…
    …è molto più facile difendersi da ciò che si fa,piuttosto da ciò che non si fa,perché quando non si fa non si sa mai da cosa difendersi…
    Ed aggiungo: è molto più facile costruire castelli in aria, piuttosto che accertare che la verità non è quella che si vorrebbe per partito preso.