“Il secco residuo viene ritirato il martedi ed il sabato, pertanto nel periodo intermedio resta in cucina o in prossimità di essa – ha proseguito ancora il direttore della Confesercenti di Termoli -. Chi non si adegua rischia una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 105 euro ad un massimo di 620 euro. Ma chi si adegua rischia sanzioni ben più alte dagli altri organi di controllo quali Asrem e Nas perché l’operatore è responsabile di eventuali contaminazioni del cibo ed i rifiuti in cucina non può certo tenerli in base al regolamento 852 del 2004. Una situazione, dunque, a dir poco KafkianaSiamo convinti che lo stesso nobile obiettivo alla base dell’ordinanza, possa essere raggiunto anche in altro modo (isole di prossimità per attività di somministrazione, frigoriferi interni per spazzatura come in altri centri urbani ecc). Ci auguriamo che questa amministrazione dimostri buonsenso e predisposizione al dialogo costruttivo”.