La città è incantevole, il cuore della Russia a mio parere! Come descrivere la magia della Piazza Rossa, del Cremlino, con tutte le sue chiese meravigliose racchiuse dentro le sue mura… In quei luoghi si respira tutta l’imponenza e la maestosità del luogo ed è davvero difficile poterlo descrivere!! Questa è l’immagine che rimarrà custodita nella mia mente quando penserò alla Russia: una Piazza immensa, la cattedrale di San Basilio con le sue cupole colorate, il GUM illuminato, la mausoleo di Lenin; è come entrare in una favola, perdersi tra le cupole sgargianti dalle forme morbide e dai colori vivaci, è come in un “castello delle fiabe”! La cattedrale di San Basilio non ha deluso le mie aspettative nemmeno all’interno! Poi, guidati da Clotilde, guida e compagna di viaggio insostituibile, abbiamo fatto un giro nei dintorni. Il soggiorno a Mosca è proseguito con le visite alle più importanti cattedrali ortodosse della città, ai musei ricchi di arte e cultura e ad una via importante chiamata Stariy Arbat, una grande area pedonale con bar, pub, negozi di souvenir, piena di artisti di strada e musicisti. Qui ogni giorno i ragazzi russi suonano, cantano, per fare qualche soldo, ma più che altro credo per divertirsi, dato che c’erano parecchi gruppi di amici uniti in un’atmosfera davvero unica! In questa via c’è anche un muro della pace, fatto di piastrelle disegnate con vari riferimenti alla pace nel mondo.
Prendere la metropolitana o il treno, malgrado le scritte in cirillico è stato difficile ma non impossibile: avendo la mappa a disposizione e le istruzioni di Elisabetta, la guida russa, ce l’abbiamo fatta ugualmente; alla fine con un po’ di impegno confrontavamo i caratteri ed è andato tutto alla grande!
Che dire delle magnifiche stazioni delle metropolitana… Mosaici, statue, vetrate colorate uniche nel loro genere, perché nel mondo non esiste una metro così elegante e raffinata! Inutile stare a descrivere la bellezza delle Chiese ortodosse: all’esterno forme colorate che si rincorrono mentre negli interni vere e proprie colate d’oro fino all’inverosimile. Non dimenticherò mai la maestosità delle icone simbolo della religiosità di un popolo che prega con dignità e in silenzioso raccoglimento. Ho avuto modo di assistere anche a qualche rito: devo dire che è davvero curioso scoprire quante differenze ci sono con i riti cattolici.
Lo shopping ci ha rapiti più volte durante i nostri tragitti, stregati dalle matrioske, dai colbacchi, dalle pellicce e dall’artigianato russo che riesce a raccontare e ad esprimere tutta l’antropologia e la storia di un popolo: dagli Zar ai contadini delle dacie.
L’ultima sera, per addentrarci maggiormente nei sapori della cucina sovietica, abbiamo gustato i piatti tipici dell’Ucraina, in un caratteristico ristorante di Mosca dove, “dulcis in fundo”, abbiamo avuto modo di bere un’ottima vodka che difficilmente si trova dalle nostre parti.
Dopo una nottata in treno, in una confortevole ed attrezzata “cuccetta” o vagon-lit, siamo giunti a San Pietroburgo…Un po’ spaesati e stanchi abbiamo visitato il famoso Museo dell’Ermitage, uno dei più ricchi di opere d’arte al mondo. La sua interminabile collezione non mi ha deluso ma, forse anche per la stanchezza, mi sono perso nei quadri di Monet, Cezanne, Picasso, Gaugin, e poi le sculture del Canova, non godendomi tutto come avrei voluto! Non sono riuscito a vedere tutte le sale condizionato anche dall’alto numero dei visitatori, ma sono riuscito a vedere grandi opere davanti alle quali sono rimasto rapito! Il biglietto del museo lo aveva fortunatamente acquistato l’Agenzia DI PAOLA VIAGGI prima di partire e ci ha risparmiato file interminabili ai botteghini! Anche se non si è interessati al museo, vale la pena vedere almeno l’edificio esternamente, a margine di una grande Piazza con la colonna e la porta, simboli della città.
Dopo diverse soste ai luoghi più caratteristici di S. Pietroburgo abbiamo attraversato la famosissima Prospettiva Nevsky (Nevsky Prospekt), la via principale della città, molto spaziosa, piena di negozi ma anche molto rumorosa per il gran traffico che la caratterizza! Sinceramente sono rimasto molto più affascinato dalle viuzze eleganti che costeggiano l’arteria principale in cui è facile rimanere stregati dai magici tramonti sugli specchi d’acqua dei canali che si inseguono e s’intersecano. Oserei definire S. Pietroburgo la Venezia del Baltico perché in quel suo ricamo di elementi architettonici e di opere d’arte richiama prepotentemente il barocco e il gusto classico della nostra Serenissima! Tutto ciò è possibile vederlo negli edifici sontuosi, nelle ville settecentesche, come il sontuoso complesso che è stato in passato la residenza estiva degli Zar; ma anche nelle basiliche come quella di Sant’Isacco, quella del Salvatore e del sangue versato, la Chiesa di Smolny.
Tirando le somme, posso dire che questa vacanza è stata davvero diversa dal solito. Ho respirato a pieni polmoni lo spirito dei luoghi stando a stretto contatto con un popolo che sta uscendo definitivamente dalle “chiuse” della dittatura comunista, ma che si sta gettando, forse troppo velocemente, nel capitalismo e nel consumismo più sfrenato! |
L’ultimo giorno, prima della “dolorosa” partenza abbiamo avuto modo di fare un tour sul fiume Neva in uno dei cosiddetti autobus sull’acqua, battelli che percorrono diversi itinerari della città. Il giro è durato 2 ore circa e vedere la città in barca è un dovere!
San Pietroburgo è una bella città anche se molto europea. Mosca è russa, è ortodossa fino al midollo. Non ho trovato la Russia così cara come avevo letto, basta sapersi muovere, a mio parere, e i mezzi pubblici sono efficienti ed economici (taxi a parte).
La vodka è ottima, niente a che vedere con quella che si trova in Italia, proprio un altro sapore. Un consiglio che posso dare a chi voglia intraprendere questo viaggio “straordinario” in Russia è di cercare di interagire con la gente del posto cercando di parlare la loro lingua (non dico che dovete parlare russo, ma quando chiedete indicazioni provate a parlare russo), loro lo apprezzano molto di più rispetto ad uno che gli parla inglese… Tra l’altro l’inglese lo parlano davvero in pochi!
Colgo l’occasione per ringraziare l’Agenzia DI PAOLA VIAGGI che è stata davvero attenta ad ogni dettaglio e in modo particolare a Clotilde, per la sua infinita pazienza e disponibilità.
In genere dopo un viaggio segno con una puness i luoghi dove sono stato e giro pagina, pensando alle mete future! Ma con la Russia non è stato così: questa terra merita una nuova perlustrazione, magari un fine settimana in un mese del freddo inverno, perché credo che sia tutto un altro panorama, tutta un’altra storia, un altro viaggio!
Russia da vedere
queste russe niente male