myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

I tecnici nominati dai giudici, a conclusione di accertamenti, hanno escluso la morte per elettrolocuzione. La Difesa: “noi lo avevamo sempre detto”.

Il penalista Domenico Bruno

TERMOLI _ Morì in un lido di Termoli giovane diciottenne sembrerebbe fulminato da corrente elettrica. Ieri l’altro il colpo di scena in Corte di Appello a Campobasso. I periti dei giudici di secondo grado, durante una delle udienze del procedimento penale, hanno relazionato sulle risultanze dei loro accertamenti escludendo, a sorpresa, il decesso del ragazzo a seguito di una scarica elettrica. Sempre secondo i medici legali: Condello, Vecchioni e Scarano il diciottenne del posto avrebbe sofferto di aritmia cardiaca. Due periti in particolare avrebbero escluso la morte per elettrolocuzione del giovane trovato cadavere sul selciato del lido mentre il terzo è stato più possibilista.

Il dato, estremamente rilevante, va a sostenere quanto dichiarato fino ad oggi dalla difesa degli imputati, i titolari della ditta balneare accusati di omicidio colposo, assistiti dal penalista termolese Domenico Bruno. Dunque per la brutta vicenda al centro di anni di udienze che avevano portato i giudici del Tribunale di Larino a ritenere colpevole gli imputati condannati ad una provvisionale di 250 mila euro circa, sembra sia vicina la definizione. I familiari del giovane, costituitisi parte civile, non concordano con tale ipotesi ed attendono con ansia il “verdetto” dei giudici di secondo grado.

Articolo precedenteSi infiamma la polemica a Montenero. “Chiappini non è il Coordinatore del Pd”
Articolo successivoPrimarie Pd a Larino: il 78% dei residenti ha votato