TERMOLI – È stata accolta la richiesta di don Bruno Buri, cappellano del Santuario Madonna delle Grazie, indirizzata al Comune di Termoli, in cui chiedeva l’intitolazione nel giardino antistante il Santuario alla memoria dei sacerdoti Don Gildo Fabbri e Don Francesco Guerra.
Le motivazioni della richiesta nascono dal fatto di ricordare le due figure, con una personalità di assoluto rilievo nel campo della spiritualità e connotate da qualità morali e di rigore, come un fulgido esempio per le nuove generazioni.
Infatti i due sacerdoti, provenienti dall’Emilia Romagna, si occuparono con dedizione e amore alla gestione della piccola “chiesetta” nonché alla cura spirituale ed educativa della gioventù termolese a partire dagli anni sessanta.
Quindi, la giunta comunale del Comune di Termoli ha approvato la richiesta del cappellano e ha deliberato di intitolare l’area antistante il Santuario Madonna delle Grazie alla memoria di Don Gildo Fabbri e Don Francesco Guerra, denominandola:
“GIARDINO DON GILDO FABBRI e DON FRANCESCO GUERRA, EDUCATORI DELLA GIOVENTÙ TERMOLESE”.
Sono in corso anche i preparativi per la giornata dedicata alla Madonna delle Grazie, senza la processione e la festa nel giardino del Santuario, in rispetto delle prescrizioni sanitarie del coronavirus.
Il programma delle iniziative di giovedì 2 luglio 2020, coordinato da don Bruno Buri, sarà il seguente: alle 8,15 santa messa celebrata dal vescovo, mons. Gianfranco De Luca, seguirà l’adorazione eucaristica fino alle 20 con l’esposizione del Santissimo Sacramento.
Dopo la benedizione si reciterà il il rosario eucaristico con un rosario formato da palloncini bianchi e azzurri lasciato volare verso il cielo. Nel pomeriggio, alle 18, il giardino antistante il santuario sarà intitolato a don Gildo Fabbri e a don Francesco Guerra, educatori della gioventù termolese.
Inoltre, l’oratorio delle Simpatiche Canaglie “El refugio” sarà intitolato al venerabile Carlo Acutis con una breve cerimonia alla quale saranno presenti il vescovo e il vice sindaco, Vincenzo Ferrazzano.