Al centro dell’evento, intitolato “La solidarietà con gioia” e dedicato a Suor Elvira Tutolo, si è discusso della difficile situazione in cui versa la popolazione di quel Paese.
CAMPOBASSO – Ieri pomeriggio a Campobasso, si è tenuta la presentazione di un progetto ambizioso: la creazione di un nuovo centro di formazione per minori nella capitale della Repubblica Centrafricana. Al centro dell’evento, intitolato “La solidarietà con gioia” e dedicato a Suor Elvira Tutolo, missionaria molisana della Congregazione di Santa Giovanna Antida Touret, si è discusso della difficile situazione in cui versa la popolazione di quel Paese.
L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione “Di Più” con la collaborazione dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, l’Amministrazione comunale di Campobasso con l’Assessorato alla cultura, l’Ordine dei Giornalisti del Molise e l’Associazione Crociati e Trinitari. Il Circolo Sannitico di Campobasso ha accolto numerosi cittadini e associazioni, tutti partecipi e coinvolti nel dibattito.
Durante il suo intervento, Suor Elvira ha descritto le sfide quotidiane affrontate dalla popolazione della Repubblica Centrafricana, mentre diverse testimonianze di presenti che hanno vissuto esperienze in Africa hanno arricchito il discorso. Le sue parole, intrise di emozioni e speranze, raccontano di una lotta continua per la dignità e il futuro dei giovani in Africa. Suor Elvira ha affrontato stregoni, capi tribù e la politica centrafricana, sfidando ignoranza e superstizione, per trasformare vite che sembravano destinate alla prigionia in storie di successo e realizzazione personale:
“Ho lottato con stregoni e capi tribù per ottenere il diritto alla dignità della vita di bambini, giovani e adulti. Ho lottato con la politica centrafricana, carcerieri, ignoranza e credenza per salvaguardare il futuro a ragazzi che oggi si trovano a essere, da carcerati, parrucchieri, giornalisti, stimati professionisti. Ho e continuo a amare l’Africa sino a sentirmi svenire. La mia vita è qui da oltre quarant’anni e mai e poi mai penserei di lasciar il mio dovere di suora per una vita tranquilla. Ci ho sicuramente pensato ma il pensiero, si sa, vola e va, io sono africana e prima ancora figlia di Dio. Ho costruito villaggi, e ho un sogno ancora da realizzare. Ho in progetto un villaggio culturale che è l’espressione di una rinascita della missione a me datami da mio Padre celeste e non posso venir meno. I riconoscimenti che mi sono stati attribuiti sono frutto di quanto la gente d’Africa mi ha permesso di fare.
Non amo gli orfanotrofi, negazione della speranza umana. – sottolinea Suor Elvira – Vorrei costruire ponti e siti per aggregare, non isolare la gente dalla morte per farne carne da macelleria mentale. Ho visto bambini usare i machete, ammazzare i propri genitori in nome di riti tribali, le carceri stracolme di piccoli alla stregua di adulti. Gli orfanotrofi non possono riabilitare il pensiero di libertà. La cultura e la libertà di essere partecipi alla comunità, è la via del Signore.”
Tra i partecipanti, il Commissario straordinario dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise, Remo Di Giandomenico, l’Assessore alla cultura Mimmo Maio, il presidente dell’Odg Vincenzo Cimino, i consiglieri comunali Mimmo Esposito e Antonella Trivisonno, e rappresentanti di associazioni locali. L’evento è stato moderato da Maurizio Varriano e ha visto la partecipazione del musicista Lino Rufo.
Un momento speciale è stato dedicato alla presentazione del libro “Il Bambino dagli occhi d’inchiostro” della giornalista Antonella Salvatore. La Fondazione Di Più ha donato a Suor Elvira una casula con i paramenti religiosi del Giubileo della Misericordia, destinata al Cardinale di Bangui.
La manifestazione si è conclusa con un emozionante duetto tra Suor Elvira e Lino Rufo, seguito da una degustazione di panettone e spumante, simbolo di celebrazione e augurio per un futuro di speranza e solidarietà.