
Quindi, anche se proprietario solo del 40%, il privato avrebbe totale autonomia per qualsiasi aspetto operativo: i servizi offerti, le tariffe, gli investimenti, la decisione di come e quando fornire l’acqua. Attraverso le modifiche da noi proposte (all’art. 15 del decreto legge 135/2009), verrebbe meno questo piccolo sotterfugio, ovvero assegnare una proprietà di facciata al pubblico, e privatizzare la gestione effettiva.
In caso di successo, quindi, del quesito referendario, si cancellerà l’obbligo di sottoporre il servizio idrico integrato a gara. Questa possibilità imposta, e non scelta, sarebbe una grave distorsione, per esempio obbligando anche comuni e società pubbliche virtuose a cambi societari insensati e dannosi per tutti. Di fondamentale importanza per noi dell’Italia dei Valori è che il più largo numero di cittadini firmino anche per i referendum sul legittimo impedimento e sul nucleare. Esiste una forma di democrazia per cui il popolo è chiamato ad esercitare la sua sovranità: si chiama democrazia diretta e si può mettere in pratica con i referendum. Se usata correttamente, può essere anche più efficace delle elezioni. Chi è al Governo può infatti dimenticare promesse elettorali e impegni precisi, votando leggi per le quali non ha ricevuto mandato. Così succede che la Lega Nord faccia campagna elettorale, nei comuni, per l’acqua pubblica.
O che tutti i presidenti regionali promettano che non verrà mai costruita sul loro territorio una centrale nucleare. Nessun partito politico inoltre ha mai promesso l’impunità del presidente del Consiglio e dei ministri. Una volta eletti, però, i membri del governo hanno votato per il nucleare, per l’acqua privatizzata, per il legittimo impedimento. Il referendum diventa allora l’unica arma che i cittadini hanno per farsi sentire. Il problema è che molto spesso non si raggiunge il quorum, ovvero il 50% più uno di votanti:basta che metà degli elettori rimanga a casa e il referendum perde validità. E’ disgustoso che un partito chieda ai propri elettori di non andare a votare per un referendum: Italia dei Valori non l’ha mai fatto, e non lo farà mai. A causa del comportamento antidemocratico di chi suggerisce agli elettori di “andare al mare”, molte battaglie importanti sono andate perse.
Questa volta è in gioco il futuro di tutti, questa volta non ci sono scuse. C’è la possibilità di bloccare la truffa del nucleare; di sottrarre l’acqua dalle mani dei privati; di far sì che la legge venga finalmente applicata per tutti. E se non faranno qualcosa i cittadini, se non ci sarà risposta ai referendum, nessuno potrà impedire che gli interessi di pochi danneggino i diritti di tutti. PROSSIMI APPUNTAMENTI Sarà possibile sottoscrivere l’iniziativa dell’Italia dei Valori presso le seguenti postazioni:
JELSI – VENERDÌ 28 E SABATO 29 DALLE ORE 18:00 ALLE ORE 20:00
CAMPOBASSO – SABATO 29 E DOMENICA 30 DALLE ORE 10:00 ALLE 13:00 E DALLE 18:00 ALLE 20:00
BOJANO – DOMENICA 30 DALLE 18:00 ALLE 20:00 ISERNIA – SABATO 29 DALLE 10:30 ALLE 13:30 – PIAZZA CELESTINO V LUNEDÌ 31 DALLE 18:00 ALLE 21:00 – PIAZZA DELLA REPUBBLICA
TERMOLI – DOMENICA 30 DALLE 17:00 IN AVANTI – PIAZZA MONUMENTO – SARÀ PRESENTE L’ON. ANITA DI GIUSEPPE PORTOCANNONE – SABATO DALLE 18:00 ALLE 20:00 – P.ZZA SKANDENBERG – SARÀ PRESENTE L’ON. ANITA DI GIUSEPPE GUARDIALFIERA SABATO 29 DALLE 18:00 ALLE 20:00 – ZONA COMUNE – SARÀ PRESENTE L’ON. ANITA DI GIUSEPPE
IdV Molise