Galleria Fotografica e Video della manifestazione.
I manifestanti con indosso un foulard nero, simbolo del petrolio si sono ritrovati alle 10 nel piazzale del porto di Termoli e dopo l’arrivo dei tremitesi, alle 10.30, si sono mossi in corteo verso via Roma per poi scendere in spiaggia. Una volta lì hanno inscenato lo spiaggiamento dei capodogli di Foce Varano dello scorso anno ma anche il rischio di inquinamento petrolifero in mare. I presenti hanno indossato una busta di cellophan nero distendendosi sulla battigia. Una distesa scura che ha ricordato chiaramente il petrolio ha dato così vita alla protesta proseguita subito dopo sulla banchina di riva.
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Sul palco il primo a parlare è stato il Sindaco di Termoli Antonio Di Brino che ha urlato chiaramente l’intenzione di voler conservare intatto l’ambiente per i: “nostri figli e nipoti”. A seguirlo, il presidente del consiglio regionale della Puglia Introna, il Sindaco di Foggia, il Presidente della Provincia di Campobasso D’Ascanio che ha voluto dire un sonoro: “basta alla necessità di protestare per difendere il territorio. Siamo stufi di scendere in piazza contro il nucleare, l’eolico off-shore, ora le trivellazioni e domani chissà cosa. La costa molisana non è la pattumiera d’Italia”.
L’Europarlamentare Tatarella invita ad impugnare il provvedimento della Prestigiacomo mentre il Senatore del Molise Giuseppe Astore è chiaro: “Ci vuole una verifica seria di tutti i pozzi dell’Adriatico e bisogna costituire un organismo parlamentare, parallelo all’Euroregione Adriatica per studiare l’Adriatico, un mare cloaca che deve essere bonificato dall’inquinamento”.
Annalisa Lisci, portavoce della Provincia di Foggia, tremitese, invita a proseguire la mobilitazione anche con nuove manifestazioni.
Intanto la Regione Puglia si sta muovendo in modo fattivo contro le trivellazioni alle Tremiti. E’, infatti, in preparazione un ricorso al Tar da parte della Regionee dei comuni di Peschici e Rodi Garganico. L’azione legale si basa su un precedente ricorso del comune di Ostuni, accolto , contro la Petrolceltic Italia, la stessa societa’ che ha ottenuto le autorizzazioni ministeriali per le trivellazioni al largo delle Tremiti.
Ma ad infiammare la piazza oggi è stato l’arrivo a bordo di un gommone, direttamente dalle Isole Tremiti, di Lucio Dalla. Il cantautore, estimatore delle Isole Tremiti, è stato letteralmente acclamato dalla folta platea. E’ stato necessario un cordone di sicurezza attivato subito dalle Forze dell’Ordine per permettergli di raggiungere il palco dal quale ha lanciato un messaggio chiaro al Ministro Prestigiacomo di ritirare il provvedimento considerato dall’artista una: “follia più grossa di altre”.
“Non vengo come cantante ma come cittadino del mare. Dobbiamo mobilitarci perchè questo obbrobrio, questo attacco al progresso della finta economia minaccia il nostro mare. Questa è solo l’ultima delle follie ed è la piu’ grossa, dobbiamo salvaguardare la nostra incolumità, dobbiamo difendere la nostra dignità, la nostra cultura. Sono 50 anni che vado alle Tremiti e a Termoli per questo considero questa scelta sbagliata, quasi inspiegabile e deve essere corretta. Con sistemi civili dobbiamo convincere a cambiare quello che sembra una catastrofe. Cerchiamo di pensare che la difesa non e’ solo locale, ma e’ la difesa di tutto l’Adriatico”.
L’europarlamentare Tatarella lo ha invitato a Bruxelles come testimonial della battaglia in atto. Il cantautore ha lanciato un messaggio chiaro “il mare è la coscienza della nostra storia”