myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

Video intervista.

TEVincenzo MusacchioRMOLI – Entro due settimane sapremo la verità sui nostri terreni, piante ed animali che alleviamo“. I contadini di Marinelle e dell’area industriale di Termoli aderiscono al Comitato per la difesa della salute pubblica e chiedono analisi sulle colture ed animali tenuti in zona. Chiedono dati certi e scientifici. E, per loro, è finalmente arrivato il momento dell’agognata “verità”. Tra quindici giorni avranno i primi esiti degli studi dell'”equipe” scientifica costituita nei giorni scorsi unitamente al comitato dal Presidente della Commissione anticorruzione del Molise Vincenzo Musacchio.

A 3 anni dallo scandalo ambientale del Cosib di Termoli con lo sversamento di inquinanti direttemente a mare attraverso alcuni canali di scolo di Marinelle, nella zona dell’ultravolo, gli agricoltori avranno delle certezze. Potranno sapere, senza ombra di dubbio, cosa portano a tavola ogni giorno, loro che consumano i prodotti che coltivano da anni ma che, con orrore, sono stati spettatori del “business” dei rifiuti pericolosi provenienti da fuori regione e smaltiti illegalmente nel depuratore Coniv di Montenero di Bisaccia. Ora, vogliono vederci chiaro. Per questo si sono rivolti a Musacchio che, ieri mattina, ha tenuto proprio a Termoli la prima assemblea del comitato per la difesa della salute pubblica che ha raggiunto le 1.500 adesioni in pochi giorni.

Musacchio in 2 ore ha parlato alla folta platea presente nella pinacoteca spiegando il suo programma: costituire un comitato ampio e partecipato per sensibilizzare ma anche realizzare progetti ed iniziative a sostegno dell’ambiente denunciando le situazioni a rischio e poco chiare.

E lunedì prossimo partirà proprio dagli appezzamenti situati verso Marinelle per poi procedere verso il polo industriale e chimico. “Abbiamo iniziato un percorso nel territorio, siamo partiti con Termoli con una prima manifestazione ma andremo nelle prossime settimane anche a Campomarino, Portocannone, Guglionesi, Isernia, Venafro ed Agnone – ha detto il presidente del Comitato -. Lo scopo è di unire tutto il territorio attraverso questa associazione per analizzare terreni e prodotti. Saremo la prossima settimana sugli appezzamenti del nucleo industriale di Termoli su richiesta di alcuni coltivatori della zona, poi ci sposteremo a Campomarino”.

L'”equipe” di Musacchio che comprende 2 oncologi, 1 biologo, due geologi esperti in materia di rifiuti, 1 ingegnere ambientale, un chimico, un biologo, un tecnologo alimentare ed un veterinario, si recherà in Contrada Arcora, il territorio agricolo “teatro” nel 2003 dell’operazione “Mosca” condotta dai Ros riusciti a scoprere un “business” nazionale di rifiuti speciali e pericolosi provenienti da mezza Italia ed interrati in quell’area di Campomarino sulla quale, poi, è stato coltivato frumento venduto ed immesso nella catena alimentare italiana. Il “grano al cromo” prodotto a Campomarino resta uno degli scandali ambientali più rilevanti di tutto il Molise. E cosa c’è oggi su quei terreni? Lo dirà con chiarezza il Comitato entro qualche settimana. “La nostra attività sarà completamente trasparente – ha concluso il presidente Musacchio –. Pubblicheremo subito tutti i risultati”.