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Angelo D’Orsi vince con “Catastrofe neoliberista”. Riconoscimenti a Aquino, Manzini, Zinni, Salvatore, Tamburini e D’Alterio.

VENAFRO – Angelo D’Orsi, docente universitario di storia del pensiero politico, con il libro “Catastrofe neoliberista” vince la prima edizione del Premio nazionale letterario e giornalistico Pier Paolo Pasolini, svoltosi ieri sera a Venafro, nella Palazzina Liberty.

Seconda classificata Rosamaria Aquino, giornalista di Report, con il testo: “Il naufragio di Cutro”terzo posto per il magistrato Marisa Manzini, autrice di: “Il coraggio di Rosa”.

Menzione speciale intitolata a “Salvador Allende” per Fortunato Zinni, superstite della strage di Piazza Fontana e la giornalista molisana Antonella Salvatore, autrice del libro: “Il bambino dagli occhi d’inchiostro”.

Menzione dedicata al giornalista Giuseppe Marrazzo è andata a Stefano Tamburini, mentre la menzione speciale fuori concorso è stata conferita al magistrato che ha seguito gli omicidi di Armando Siani e Lea Garofalo, Armando D’Alterio, con un testo inedito.

Il Premio, organizzato dall’Associazione Dioghenes Aps – Antimafie e Antiusura e dalla testata indipendente WordNews.it, con il patrocinio del Comune di Venafro e dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, la collaborazione di Spi-Cgil Molise, Filctem CGIL Molise, ha visto la lectio magistralis del docente D’Orsi su Pier Paolo Pasolini in parallelo con Antonio Gramsci.

Ad aprire l’evento, il saluto in video di Angela Napoli, figura di rilievo per l’impegno nella lotta alla criminalità e presidente di giuria. A seguire il monologo dedicato a Pasolini di Paolo De Chiara, giornalista e fondatore del concorso letterario e giornalistico.

Hanno partecipato all’evento:

  • Il Presidente dell’Odg del Molise Enzo Cimino;
  • Pasquale Chirichella, Presidente dell’Associazione Internazionale Joe Petrosino;
  • I giornalisti Antonio Sorbo e Paolo De Chiara;
  • Il moderatore Leopoldo Di Filippo dell’Associazione Dioghenes.

Presente il sindaco di Venafro Alfredo Ricci ed i vertici delle forze dell’ordine: Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.

“La passione non ottiene mai il perdono – dice De Chiara citando Pasolini in apertura del suo intervento –. Questo concorso è nato per ricordare non un personaggio da commemorare ma un intellettuale da ascoltare. Pasolini ci ha lasciato una lezione: dire la verità ha un costo. Il nostro compito è continuare a farlo attraverso la cultura, la scrittura e il giornalismo”.