Il rinnovo delle concessioni agli stabilimenti balneari saranno… salati!
TERMOLI – Il Consiglio dei ministri, all’unanimità, è intervenuto sulla concorrenza delle concessioni balneari, prevedendone la messa a gara dal primo gennaio 2024. Alcune delle misure previste nella bozza sono:
– la tutela occupazionale e gli investimenti delle concessioni e l’apertura per nuove imprese al mercato del settore;
– libero accesso ai varchi sulle spiagge;
– clausole sociali volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato nell’attività del concessionario uscente conservata anche con un diverso titolare della concessione.
Il governo avrà sei mesi per adottare i decreti delegati con le nuove regole per le gare. L’intento è quello di:
– promuovere un “maggior dinamismo concorrenziale, nel settore dei servizi e delle attività economiche, connessi allo sfruttamento delle concessioni per finalità turistico-ricreative”.
– garantire i “varchi sempre liberi” per accedere in spiaggia e al libero e gratuito accesso e transito sulla battigia;
– migliorare l’accessibilità e la fruibilità del demanio, anche da parte dei soggetti con disabilità;
– tenere conto dell’esperienza tecnica e professionale già acquisita in relazione all’attività oggetto di concessione secondo criteri di proporzionalità e di adeguatezza in maniera tale da non precludere l’accesso al settore di nuovi operatori.
Queste, in sintesi, alcune delle norme che regoleranno le nostre ferie estive sulle spiagge italiane. Ottemperare alla normativa, significherà riottenere la BANDIERA BLU che da qualche anno non sventola più sulle aste degli stabilimenti balneari termolesi.
Non sarà cosa facile!
A cominciare dall’accesso alla battigia, solo un paio di essi ha la discesa per accedervi secondo la normativa della legge sulle Barriere Architettoniche, indispensabile, visto che il livello tra il marciapiede e l’arenile supera i due metri.
Mancano i servizi igienici nelle due spiagge: sia sul litorale nord (quella detta di S. Antonio), sia a sud, (quello di Rio Vivo), sia nell’ambiente del porto. La qual cosa è molto grave se si pensa che le spiagge libere sono un pericolo d’infezione gravissima per i bagnanti i quali la …fanno in mare! Previo…caffè al banco, si usano i servizi dello stabilimento più vicino che con un caffè al banco soddisfano le esigenze corporali dei bagnanti. Questo è un problema che va affrontato mettendo dei servizi igienici a pagamento, come sulle autostrade. Non è una cosa tanto difficile se si pensa che dopo qualche anno si pagheranno “da soli”. E non dimentichiamo che durante l’estate il mare presenta un diffuso inquinamento dovuto all’insufficienza del depuratore, che nelle giornate di garbino si fa più intenso.
Sono fiducioso che la nostra saggia Amministrazione saprà far fronte alla risoluzione di questi problemi.
Se vogliamo la BANDIERA BLU dobbiamo risolvere prima questi problemi!
Infine, facciamo appena notare, con un po’ di nostalgia, che sono spariti i pattini! Ogni stabilimento ne ha solo uno a disposizione
per il “salvataggio”; non si giocano più quelle belle partite di calcio sulla riva verso il crepuscolo; i tamburelli, sono stati sostituiti dai racchettoni e si può giocare solo in acqua! Tutte cose care alla generazione fino agli anni ’70/80; gli stabilimenti nelle ore serali, chiudono i battenti e la gente si trasferisce per le strade a fare lo struscio e tutto il litorale appare buio e abbandonato.
Queste ultime considerazioni c’entrano poco con la concessione della BANDIERA BLU, ma darebbero a Termoli quella “marcia in più” per competere, a buon diritto, con le migliori spiagge della “riviera adriatica”.
Saverio Metere