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TERMOLI – La Itt Industries Galfer Srl, con sede nel nucleo insutriale di Termoli, ha presentato al Comune di Termoli il progetto di ampliamento dello stabilimento che prevede la costruzione di un nuovo capannone e l’assunzione di diversi giovani precari e interinali oltre a nuove leve. L’azienda, specializzata nella produzione di pasticche per freni, punta ad aumentare i volumi produttivi e, a suo dire, all’assunzione di circa 100 persone complessivamente. Il piano degli interventi, approdato nei giorni scorsi in Commissione urbanistica al Comune di Termoli, non trova, però, pieni consensi.
Sull’iniziativa nutre diversi dubbi il capogruppo di Forza Italia in municipio Francesco Roberti. Prima di essere depositato in Comune, il documento della Itt è stato condiviso dal Consorzio industriale Valle Biferno e sposato in pieno dal presidente dell’ente Luigi Mascio. Secondo gli amministratori consortili, nell’area si può applicare il piano casa ed attraverso tale normativa è possibile ottenere nuova cubatura. L’ingegnere termolese “forzista” considera, invece, tale manovra illegittima ed irregolare.

“Il mio intervento non mira a focalizzare solo la situazione degli ampliamenti delle aziende – ha spiegato Roberti – ma dell’area industriale nella sua interezza poichè, a mio avviso, in tale zona non si può applicare il piano casa come previsto per i Piani regolatori comunali. Tale normativa non prevede la sua applicazione anche per i piani regolatori consortili. Di conseguenza la richiesta di ampliamento con il Piano casa, a mio avviso, non è legittima”.

La vicenda, dunque, è piuttosto delicata. La commissione urbanistica ha preso visione della richiesta della Itt insieme ad altre pervenute, ma le perplessità ci sono. Ma le novità non finiscono quì. Con l’applicazione del Piano casa in un’area industriale, verrebbe meno anche la richiesta di parere al Comune di Termoli per quanto riguarda le problematiche ambientali connesse agli aumenti di cubatura delle imprese. Una vicenda che sta facendo molto discutere non solo in seno ai consiglieri comunali. Sulla questione è stato posto anche un quesito alla Regione Molise sull’applicazione del Piano casa alle aree industriali e la risposta della commissione di qualche tempo addietro fu di diniego.
Il Comune di Termoli, con l’amministrazione Di Brino, solo lo scorso anno, aveva dato parere negativo all’ampliamento di una impresa chimica dell’area industriale dopo aver dato l’incarico ad un consulente che analizzò l’intero progetto e disse “no”.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

1 commento

  1. Tutto già organizzato e deciso
    Caro Francesco,
    la tua è una battaglia giusta ma contro i mulini a vento poichè, a distanza di due giorni da tuo intervento, non ci sono state prese di posizione da parte di tuoi colleghi di opposizione. E’ tutto dire. Del resto la stessa dichiarazione “benevola” resa tempo addietro dal consigliere di maggioranza, il pidiessino Sciandra, è stata una chiara anticipazione del “disegno” di questa maggioranza. Nulla da aggiungere, Franmcesco; purtroppo sei nel contesto amministrativo peggiore che Termoli abbia avuto.