CAMPOBASSO – Lo sviluppo del Molise passa dalla tutela della nostra autonomia attraverso la delegazione parlamentare di centrodestra che può arrivare a prendere cinque eletti su cinque. Mai nella storia della nostra regione si è avuta questa possibilità che diventa vitale per il nostro territorio e per il benessere futuro dei nostri cittadini.
Il mio obiettivo è quello di stabilire, con il governo nazionale che nascerà e sarà a guida centrodestra, un nuovo contratto istituzionale che non preveda lo spacchettamento del Molise in tre parti perché altri gestiscano le nostre ricchezze, nè maggiori poteri perché non ne abbiamo bisogno. Il nuovo contratto istituzionale deve invece prevedere da parte del governo centrale il rispetto di ciò che per legge ci è dovuto e, soprattutto, la tutela e lo sfruttamento adeguatamente retribuito della nostra principale ricchezza che è l’acqua il cui congruo ristoro da parte delle regioni limitrofe garantirebbe al Molise un introito di almeno 60 milioni l’anno. Fondi che potrebbero andare a coprire i servizi sanitari, senza fare ricorso a mutui milionari aperti da Frattura che peseranno sui molisani per 30 anni, e per utilizzare quei fondi nel settore sociale completamente abbandonato dal centrosinistra.
Un progetto realizzabile perché questa volta il centrodestra, favorito in questa competizione elettorale, può vedere per la prima volta una delegazione di ben cinque parlamentari tra camera e senato. Tutti dello stesso colore politico. Un numero importantissimo sia per il Molise che per gli equilibri dello stesso governo nazionale. L’importanza è vitale nella nostra regione perché siamo alla vigilia di una riforma fiscale dello Stato e noi dobbiamo lottare per la difesa della nostra autonomia se vogliamo essere una regione con pari dignità delle altre, se vogliamo riprendere il passo e tornare al futuro. Perché ciò avvenga i molisani devono guardare ad un voto meditato, consapevole, responsabile perché il Molise entri, con gli esponenti di centrodestra che è la forza politica vincente, nella coalizione di governo.
Michele Iorio



















