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13 violazioni accertate, oltre 20.000 Euro di sanzioni e circa un quintale di prodotto ittico sequestrato. Questo è il bilancio dell’attività condotta dagli uomini della Capitaneria di Porto di Termoli nel corrente mese per il rispetto della normativa sulla pesca.
Nello specifico i controlli esercitati lungo le varie fasi della commercializzazione del pescato, finalizzati alla tutela alimentare dei consumatori, hanno comportato il sequestro di circa 800 Kg di pesce vario, privo della documentazione attestante la provenienza, specie e qualità.
Particolare attenzione è stata inoltre posta alla verifica dei mezzi adibiti al trasporto di prodotto ittico, che per garantire le condizioni igienico-sanitarie del pescato devono disporre di apposita autorizzazione. Parallelamente prosegue la vigilanza sulla presenza di pescatori abusivi di ricci di mare, questa volta intercettati nella zona sud di Termoli e ai quali sono stati sottratti ed immediatamente rigettati in mare circa 800 esemplari illecitamente raccolti sulle scogliere a ridosso del litorale trattandosi di quantitativo superiore a quello consentito per la pesca sportiva (massimo 50 esemplari).
Nello specifico i controlli esercitati lungo le varie fasi della commercializzazione del pescato, finalizzati alla tutela alimentare dei consumatori, hanno comportato il sequestro di circa 800 Kg di pesce vario, privo della documentazione attestante la provenienza, specie e qualità.
Particolare attenzione è stata inoltre posta alla verifica dei mezzi adibiti al trasporto di prodotto ittico, che per garantire le condizioni igienico-sanitarie del pescato devono disporre di apposita autorizzazione. Parallelamente prosegue la vigilanza sulla presenza di pescatori abusivi di ricci di mare, questa volta intercettati nella zona sud di Termoli e ai quali sono stati sottratti ed immediatamente rigettati in mare circa 800 esemplari illecitamente raccolti sulle scogliere a ridosso del litorale trattandosi di quantitativo superiore a quello consentito per la pesca sportiva (massimo 50 esemplari).
Va tuttavia rimarcato che gli ingenti quantitativi di prodotto sequestrato afferiscono l’attività di un numero ristretto di operatori del comparto ittico essendosi avuto modo di riscontrare un costante incremento della conoscenza della legislazione di settore, e conseguente puntuale osservanza, dalla maggior parte degli esercenti. Ulteriore attività è stata rivolta a contrastare la calata di reti da posta ad opera di pescatori di frodo che si è concretizzata nel sequestro di 500 metri di attrezzatura.
Capitaneria di porto di Termoli
Guardia Costiera
Guardia Costiera