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TERMOLI _ A poche settimane dalla riattivazione del Comitato denominato “EX SEVEL” da parte di una ventina di ex lavoratori interinali dell’azienda abruzzese, lo stesso ha già registrato una massiccia adesione di tanti giovani molisani, abruzzesi e pugliesi, i quali hanno deciso di aderire all’iniziativa avente ad oggetto l’impugnazione dei contratti interinali e dei contratti a tempo determinato sottoscritti con la SEVEL nel periodo marzo 2006 – maggio 2006, tutti contratti non convertiti a tempo indeterminato tra dicembre 2008 e gennaio 2009. L’obiettivo resta quello di ottenere, tramite il ricorso al Giudice del Lavoro, l’instaurazione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato direttamente con la SEVEL SPA.
Gli aderenti al Comitato, che ad oggi annovera oltre 50 iscritti al proprio interno, ed al quale si stanno avvicinando anche molti ex interinali FIAT – a loro volta con la speranza di ottenere l’assunzione a tempo indeterminato dalla FIAT – intendono fare opera di ulteriore proselitismo al fine di portare a conoscenza di tanti altri ragazzi dell’esistenza della concreta possibilità di tornare a lavorare a tempo indeterminato presso la SEVEL SPA, riconquistando la propria dignità di persone e di lavoratori, i cui diritti sono stati calpestati. A dare ulteriore entusiasmo agli oltre cinquanta aderenti al Comitato, ci sono delle recenti pronunce di autorevoli Tribunali, i quali hanno confermato, in casi analoghi a quelli degli ex lavoratori SEVEL, la illegittimità dei contratti interinali, nonché dei contratti a tempo determinato, condannando il datore di lavoro a riassumere il lavoratore a tempo indeterminato.

Il portavoce del Comitato “EX SEVEL”, sig. Costantino MANES, intende promuovere anche un incontro pubblico sul tema dei precari, volto a rendere consapevoli i lavoratori dei propri diritti e di ciò che la legge pone a loro salda tutela. L’incontro vedrebbe la partecipazione dell’avv. Vincenzo IACOVINO, che assiste e difende anche gli aderenti al Comitato nella vertenza contro la SEVEL, per un contributo tecnico sul tema. L’auspicio degli ex lavoratori della SEVEL resta quello di riappropriarsi di ciò che ingiustamente e illegittimamente gli è stato tolto. Ai tanti giovani ex lavoratori che ancora si mostrano perplessi e restii circa una loro adesione alla vertenza, il Comitato manda a dire che senza battaglia, senza lotta, senza conflitto, nessuno vi ridarà il vostro posto di lavoro e la vostra certezza sul futuro.

Al massimo potranno mettere in atto qualche maldestro tentativo teso a tapparci la bocca e a farci desistere dall’intentare la causa – magari con qualche promessa di riassunzione per qualche mese – per poi (una volta scampato il pericolo e averci posto nell’impossibilità definitiva di agire per il passato, facendoci firmare qualche foglio che li solleva dagli errori) mandarci nuovamente a casa. In altri termini, non aderire alla vertenza con la speranza di essere richiamati al lavoro a TEMPO INDETERMINATO, oppure che qualche santo in paradiso possa consentire che ciò accada, era e resta una pia illusione. E poi, se si può riottenere il proprio posto di lavoro a TEMPO INDETERMINATO senza ringraziare nessuno, non sarebbe ancora più dignitoso?? I riferimenti per avere informazioni e poter aderire al comitato restano sempre gli stessi: studio@dipardoiacovino.it;costa71@live.it

Comitato “EX SEVEL” 
Costantino MANES

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5 Commenti

  1. Ma se il lavoro non c’è??
    Scusate, ma si lavora se il lavoro c’è! Se il lavoro no c’è, se c’è crisi, come si fa a pretendere di essere assunti a tempo indeterminato? I posti di lavoro non si creano con una ordinanza!!! Dispiace quando la gente non lavora, ma “creare” posti di lavoro con una legge, o una ordinanza, mi sembra una cosa veramente STUPIDA!!!

  2. x bobo
    bobo…io lavoro in quell’azienda e ti posso assicurare che cio’che è stato fatto a quei ragazzi è VERGOGNOSO!stupide sono quelle persone come te che dal caldo delle loro case non puo’capire chi patisce!!!ma come ti permetti di giudicarli stuipidi???ma ti rendi conto di quello che dici?inoltre se sono state perpetrate delle irregolarità nella gestione di quei contratti,perchè non dovrebbero far valere i loro diritti?fortunatamente non siamo tutti pecore in questo mondo!questi ragazzi hanno fatto 3 anni di sacrifici ed hanno stabilizzato solo chi aveva “zampate”adeguate buttando al macero chi non aveva padrini,altro che crisi!firmati nome e cognome e fatti trovare da questi giovani,vediamo se riescono a farti cambiare idea.

  3. X Termoli71
    Termoli71…Io sono uno di quelli che ha fatto ricorso… apprezzo e condivido pienamente tutto quello che hai commentato prima, e solo che se non ci si e’ stati in Fabbriche …non si puo’ capire lo squallore che regna li dentro. Io ci ho lavorato 2 anni e 11 mesi come tanti e allo stesso modo sotto RICATTI E MINACCE di mancati rinnovi di contratti IN CASO DI STRAORDINARI RIFIUTATI,MALATTIE E INFORTUNI. La nostra settimana lavorativa almeno 2-3 volte al mese e’ stata di 6 giorni che comunque non sono serviti a niente perche’ loro sapevano gia’ cosa fare di noi, siamo stati solo “Carne da Macello”….Ma credo che tu tutte queste cose le sappia gia’ essendo uno di quelli che ci puo’ capire…Grazie